I consiglieri del Pd: “La crisi idrica non è finita, facciamo un tavolo tecnico”

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I ragusani non dimenticano l’incubo – durato ben diversi mesi – dell’emergenza idrica dovuta alla chiusura dei pozzi inquinati, che ha lasciato di fatto gran parte della città senza acqua, con l’aggravio dell’incertezza sull’arrivo di un numero sufficiente di autobotti sostitutive, autobotti a carico delle famiglie ragusane che hanno inciso pesantemente  nelle casse dei ragusani. Un incubo che ancora continua
Per questo siamo dell’idea che risolvere il problema una volta per tutte, senza accontentarsi delle soluzioni temporanee che in questo momento sembrano portare il problema in secondo piano, dev’essere una priorità per l’Amministrazione della città di Ragusa.

Dopo avere posto, come PD, grazie al capogruppo Giorgio Massari, l’ordine del giorno sulla crisi idrica, abbiamo apprezzato la possibilità di discuterne in Consiglio Comunale, in occasione dell’ultima seduta, e la puntuale e dettagliata relazione con cui l’assessore al ramo Conti ci ha informati dello stato attuale delle cose, ma non crediamo che questo basti per sentirci la coscienza a posto, a maggior ragione perché ci sono molti aspetti della vicenda che incidono profondamente da un lato sulla qualità della vita dei cittadini e dall’altro sulla stabilità del sistema economico e produttivo locale.
Se è vero che l’orientamento prevalente sembra ormai portato a credere che la responsabilità dell’inquinamento sia da attribuire all’attività delle aziende zootecniche che non si sarebbero correttamente adeguate alle indicazioni circa la realizzazione delle vasche di contenimento, ma è altrettanto vero che il problema non può semplicemente essere scaricato su di loro: un’Amministrazione responsabile, piuttosto, deve lavorare per trovare soluzioni di buon senso, che tutelino tutti i cittadini.
Non auspichiamo ad uno scontro tra il mondo dell’Ambiente e della sua necessaria tutela e difesa e il mondo produttivo dell’Agricoltura, semmai creiamo un momento di vero confronto e di dialogo; pertanto chiediamo all’Amministrazione e al Consiglio Comunale di intervenire  

Per queste ragioni, durante l’intervento in Consiglio Comunale, il Consigliere Mario D’Asta, dopo un intervento articolato, ha proposto di rimandare in terza Commissione consiliare  affinchè ci si faccia carico di coinvolgere i Consiglieri Comunali e tutti gli attori della vicenda – il Comune, l’Asp, l’Arpa, Genio Civile, i Nas, i rappresentanti dei cittadini e delle aziende – e di insediare un tavolo di approfondimento per lo studio della questione e l’individuazione delle migliori soluzioni dal punto di vista tecnico.
La stessa possibilità di assistere le aziende con specifiche consulenze – se non addirittura di aiutarle attraverso lo stanziamento di appositi contributi – affinchè possano perfezionare al meglio i propri impianti, potrebbe essere la via giusta per giungere al ripristino di una situazione di normalità.