Si chiama “AeroportoComisoIoCiSto”. E’ il soggetto imprenditoriale privato che, attraverso la spinta organizzativa di Commerfidi e Confcommercio, e di tutte le altre associazioni di categoria che vorranno partecipare, aprirà i battenti nel corso dell’autunno. Una nuova realtà al servizio della comunità che sarà chiamata a spendere le proprie migliori energie per il futuro, coagulando interesse ed attenzione attorno ad altre opere infrastrutturali che meritano di essere lanciate e rilanciate (i porti di Pozzallo, Marina di Ragusa e Scoglitti, l’autoporto, la Fiera Emaia). E’ il presidente di Commerfidi, Salvatore Guastella, a chiarire quali sono le ragioni di lancio di questo percorso. Partendo, proprio, dalle cifre che interessano da vicino lo scalo aeroportuale casmeneo.
“Siamo già a quota 15mila – afferma Guastella – ammontano a tale cifra, infatti, gli arrivi e le partenze dall’Aeroporto di Comiso da quando è decollato il primo volo. Si tratta di una tendenza che, ipotizzabile in rapida crescita con l’apertura di nuove rotte, porta ad un traffico annuo di 160.000 passeggeri. Cosa vuol dire tutto ciò? Per dare un senso alle cose proviamo a fare due conti della “serva”, sull’esistente ed in reale proiezione. Parlavamo di 15.000 passeggeri, metà in entrata ed altrettanti in uscita. A Comiso sono sbarcate 7.500 persone di cui, con ragionevole cautela, la metà almeno turisti, cioè 3.750 persone. Un turista, per una permanenza di 4/7 giorni, spende in media tra 400 e 700 euro. Restiamo bassi e attestiamoci a 500 euro che, moltiplicati per il numero di turisti, fa 1 milione 875mila euro di denaro “fresco” che sta circolando nell’area di interesse dell’aerostazione comisana. Su base annua siamo a circa 20 milioni di euro di liquidità per le imprese di ogni tipo, per numerosi lavori, classici e nuovi. Nel giro di un paio di anni, se non siamo distratti, se stiamo vigili ed attenti ma soprattutto attivi, i flussi turistici, come è intuibile, vista anche la difficile condizione del turismo del Nord Africa, assumeranno valenze diverse, di certo in meglio. Le moltiplicazioni le lasciamo fare a chi legge, sono semplici e immediate, come i conti della “serva”. Parliamo, comunque, di risorse ingenti che possono raddrizzare e poi fare “decollare” la storia di uno sviluppo economico e sostenibile di questa area del Sud-Est. E quanti saranno i turisti, immaginiamo, ad innamorarsi della nostra terra, del sole, degli altipiani iblei, delle spiagge, del mare, della cultura, del patrimonio architettonico, dell’enogastronomia, dei prodotti, dei sapori e degli odori, per decidere anche di stare un po’ di più fra di noi, di comprare casa, di farne modello e stile di vita? Questa è la finestra sul mondo che apre lo scalo comisano. E’ davvero difficile pensare che non stiamo chiacchierando di un sogno ma di una vera opportunità? Sta a noi non perderla, sta a noi migliorare ogni qualità di offerta e servizi, farci trovare con la casa delle nostre contrade pulita di fresco e offrire, anche in un umile piatto, l’eccellenza di ciò che già abbiamo”.
E’ questo l’obiettivo che si vuole raggiungere con “AeroportoComisoIoCiSto”. “Che non si smetta mai, neanche per un attimo – continua ancora Guastella – di sostenere l’idea di un sano sviluppo e di quanti, donne e uomini, con coraggio, abnegazione, sacrificio, scelte difficili, si spendono, ogni giorno, per tutti noi, per ognuno di noi”.