Maltrattamenti in famiglia, ancora un arresto

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Nella tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Acate hanno tratto in arresto un acatese cl. 55, originario di Gela, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona, poiché sorpreso da una pattuglia di quella Stazione, nei pressi della propria abitazione, a rincorrere i suoi due figli e la propria moglie lanciandogli appresso svariate pietre, ingiuriandoli ripetutamente e minacciandoli altresì di morte. Inoltre, veniva accertato che lo stesso, poco prima, aveva tentato di aggredire la moglie mediante l’utilizzo di una spranga da carpentiere, avvenimento evitato grazie all’immediato intervento del figlio.
Dagli accertamenti effettuati dai militari della Stazione biscara, l’evento si inquadra in un contesto familiare caratterizzato da continue ingiurie, minacce, percosse e violenze da parte dell’uomo nei  confronti della consorte e dei figli per futili motivi, anche mediante l’utilizzo di armi bianche. Infatti, nel corso della perquisizione personale l’arrestato veniva trovato in possesso di un coltellino a serramanico, mentre, nel corso di quella domiciliare, venivano rinvenuti nr. 4 coltelli di varie dimensioni, un frustino del tipo da fantino ed un nunchaku (arma da kung-fu composta da due manganelli con anima in acciaio tenuti saldati da una catena metallica), il tutto sottoposto a sequestro probatorio.
L’arrestato, corso  formalità di rito, accusava malore, motivo per il quale veniva trasportato a mezzo 118 presso l’Ospedale Civile di Vittoria, ove veniva successivamente ricoverato in osservazione presso il reparto di cardiologia e piantonato da militari questa Compagnia.