Alla fine il vicepresidente l’ha eletto la maggioranza: è Serena Tumino

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La maggioranza a palazzo dell’Aquila tira dritto, chiude alle opposizioni e decide di eleggere al proprio interno il vicepresidente. A distanza di due mesi, quindi, si sta per chiudere il cerchio attorno alle cariche istituzionali. Eletta con 19 voti (bastava la maggioranza semplice) Serena Tumino, consigliere Cinque stelle.
L’inversione di tendenza è stata comunicata concisamente dal consigliere Massimo Agosta prima del voto e ribadita dal capogruppo Cinque stelle Antonio Tringali.
“Un atto di responsabilità nei confronti del consiglio – spiega – era inammissibile perdere ancora tempo. L’opposizione, che oggi si dice compatta, ha avuto molte possibilità per fare sintesi eppure non ha mai proposto un nome”.
“Non c’è mai stata una reale apertura alle opposizioni. I consiglieri Cinque stelle ancora una volta dimostrano di seguire logiche interne al meetup – ribatte Giorgio Mirabella, Idee per Ragusa – spacciando per il cambiamento la spartizione degli incarichi. Sapevamo che sarebbe andata in questo modo, lo stesso che stanno adottando per le elezioni delle presidenze delle commissioni consiliari”.
“I comportamenti e le scelte effettuate dalla maggioranza – continua Mario D’Asta, Pd – non fanno pensare né al dialogo né alla necessità di cambiamento che la nostra città ci chiede. Il Movimento cinque stelle ha teorizzato l’apertura alle opposizioni ma ha deciso di non attuarla nei luoghi istituzionali”.
“Game over, tutto è finito – sentenzia Maurizio Tumino, PdL – il Movimento cinque stelle si riprende ciò che la forza dei numeri gli ha concesso. Questo teatrino della politica ci ha fatto perdere solo tempo”.
Alla celerità con la quale è stato esitato il primo punto all’ordine del giorno ha fatto da contraltare la sterile polemica innescata dalla maggioranza per il punto successivo, l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Tra questi infatti alcuni sono relativi alle sedute della scorsa amministrazione ed i Cinque stelle non intendono votarli. “E’ un atto dovuto – spiega il vice segretario generale Francesco Lumiera – non vi sono implicazioni politiche”.
“Assurdo perdere tempo per queste cose – sbotta il consigliere Sonia Migliore, UdC – bisogna assumersi le responsabilità istituzionali”.
Il punto alla fine passa, sebbene tre consiglieri della maggioranza (Leggio, Dipasquale e Nicita) abbiano comunque deciso di votare contro.
Per il resto la seduta si concentra sulla relazione dell’Amministrazione in merito alla “questione idrica”. L’assessore al ramo, Claudio Conti, ha elencato le varie fasi dell’emergenza descrivendo le possibili future azioni dell’amministrazione per venire incontro sia ai cittadini, che hanno speso circa 1 milione di euro per ogni mese di assenza di acqua, che alle aziende agricole, investite in pieno dal problema.