Nella notte tra sabato e domenica i carabinieri della compagnia di Ragusa sono stati impegnati in Marina di Ragusa per garantire un pacifico svolgimento della festa di fine estate e al contempo reprimere comportamenti illeciti. Al servizio hanno partecipato due unità cinofile, per la ricerca di droga e armi, fornite dal nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi (Ct).
Non si sono verificati disordini di alcun genere, anche se sul lungomare pedonale è stata interrotta sul nascere una lite tra due gruppi di giovani provenienti dalla limitrofa Santa Croce Camerina, grazie all’intervento tempestivo di due carabinieri a piedi che con la loro presenza han determinato lo “sbollimento” degli animi.
Nelle vie pedonali, tra le piazze Duca degli Abruzzi, Dogana e Torre e la via Tindari, sono state sanzionate nove persone trovate con la bottiglia di birra in mano e un locale pubblico beccato a vendere due bottiglie di birra, il tutto in violazione dell’ordinanza comunale che vieta categoricamente di vendere, consumare o abbandonare bevande in contenitori di vetro, per evitare che possano essere rotti in terra o peggio lanciati e/o utilizzati per ferire qualcuno. Le persone sanzionate sono tutti giovani consumatori, per lo più non ragusani ma provenienti dai comuni limitrofi. A ognuno di essi è stata contestata la violazione che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di cinquanta euro.
Tra scalo trapanese e punta di mola è stata fermata un’autovettura che procedeva zigzagando verso Casuzze, il conducente, un 39enne tunisino residente a Santa Croce, aveva un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi di alcol per litro di sangue e nemmeno era titolare di patente di guida. È stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e guida senza patente e l’auto sarà confiscata.
Un gruppo di cinque tunisini particolarmente brilli è stato fermato e perquisito, sono stati tutti sanzionati per ubriachezza in pubblico.
Altre due persone, un siracusano e un monterossano, erano alla guida senza patente di guida. Anche per loro denuncia penale e fermo dei veicoli.
Un altro automobilista molto furbamente circolava con un’assicurazione falsa, forse convinto che essendo di un’impresa assicuratrice straniera non avrebbe destato sospetti nelle forze di polizia. Ha rimediato una denuncia per un grave reato che prevede fino a tre anni di reclusione, il falso in scrittura privata, nonché il sequestro del veicolo e un bel verbale di quasi novecento euro per l’assenza di copertura RCA.
E poco dopo lo spegnimento della musica, verso le tre e dieci, in una via laterale, tra le auto parcheggiate, due giovani ragusani appena diciottenni sono stati pizzicati a fare i loro bisogni sul muro di una casa. La giustificazione di non aver trovato un bagno libero non ha risparmiato loro una denuncia penale per atti contrari alla pubblica decenza.
Dulcis in fundo, in piena notte, un diciottenne mazzarronese ha avuto la brillante idea di prendere la strada di casa in sella a uno scooter senza luci né specchietti, creando un grave pericolo per se stesso ma anche per gli altri. Per sua sfortuna, o forse per fortuna, ha incrociato una pattuglia di militari dell’aliquota radiomobile che lo hanno bloccato e hanno scoperto che era pure senza assicurazione. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro e affidato al carro attrezzi. Se il giovane lo rivorrà indietro dovrà pagare la sanzione, di più di ottocento euro, ed esibire una nuova polizza rca.
La nottata è stata senza dubbio movimentata, sebbene non vi siano state violazioni di legge eclatanti e comunque il livello della musica appariva accettabile, anche se da un paio di locali i carabinieri avvicinandosi hanno notato il volume magicamente abbassarsi, molto strano poiché il rumore appariva più forte da lontano, poi, a pochi metri, inspiegabilmente si abbassava. Al di là della musica, che forse non è il vero problema, i comportamenti illeciti o comunque scorretti appaiono legati maggiormente al consumo di bevande alcoliche. A fine serata bicchieri e bottiglie vuoti riempiono tavoli dei locali e bidoni per l’immondizia.