Ieri è stata la giornata culmine delle proteste in Sicilia, a difesa dei tribunali minori che la riforma del sistema giudiziario vorrebbe sopprimere. Il traffico è rimasto paralizzato dalle sette del mattino alle 10 di ieri sulla tratta ferroviaria Palermo-Messina a causa di un blocco alla stazione di Santo Stefano di Camastra. Blocco al quale hanno partecipato centinaia di avvocati, personali degli uffici, sindaci e rappresentanti degli enti locali della zona, per protestare contro la chiusura dei tribunali di Nicosia, in provincia di Enna, e Mistretta nel messinese. Due sedi che hanno pur beneficiato della proroga annunciata giorni fa dal Guardasigilli: due anni per smaltire l’arretrato. Proroga concessa ai due tribunali montani che servono una zona cerniera tra diverse province, ad alta densità mafiosa e molto popolata ma distante dai più grossi capoluoghi, a differenza di quella non accordata invece ad altri centri del messinese, come per esempio Milazzo e Taormina, dove già è in corso il “trasoloco” dei fascicoli. Una proroga che però non basta agli operatori della giustizia ed ai sindaci dei comuni del circondario, mobilitati da giorni.
E il Governatore Rosario Crocetta, a quanto pare, non è rimasto indifferente alla protesta ed è andato a Santo Stefano di Camastra a incontrare i manifestanti, con un annuncio non da poco: “Ritengo sia fondamentale la tutela di quei presidi di legalità – ha detto Crocetta – ed è mia intenzione chiedere che il governo nazionale riveda la propria posizione con una nuova legge, tenendo conto che c’è la disponibilità della Regione a contribuire per il mantenimento in vita dei tribunali siciliani, strategici ed essenziali per la legalità e la lotta contro il sistema mafioso”.
Dato che la riforma sarebbe teoricamente operativa a partire da dopodomani, la proposta del governatore sarà portata già domani al ministero della Giustizia dove i sindaci di Mistretta e Nicosia e i rappresentanti dei comitati che guidano le proteste sono stati convocati dal dirigente dell’amministrazione giudiziaria Luigi Birritteri.
Nulla di tutto ciò accade invece a Modica, dove ieri pomeriggio si è insediato il nuovo Comitato pro-Tribunale, frutto del Consiglio comunale aperto che si è riunito martedì. La decisione del Comitato è stata quella di programmare delle iniziative di protesta, ma quando sarà ormai troppo tardi per ottenere per ll Tribunale di Modica la stessa attenzione che si sono guadagnati i cittadini di Nicosia e Mistretta. Si legge nel comunicato stampa ufficiale che le iniziative programmate saranno le seguenti: “Presidio davanti alla sede del Tribunale di Modica da venerdì 13 settembre; organizzazione di una fiaccolata che dal centro storico si muoverà sino al Tribunale; protesta con la organizzazione di un corteo di auto che da Modica giungerà a Ragusa e infine la creazione di una pagina facebook Salviamo il Tribunale”.