“La situazione degli asili nido presto migliorerà”

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“La situazione degli asili nido presto migliorerà”. Lo sostiene l’assessore alla pubblica istruzione di Ragusa Giovanni Brafa, ma oggi l’attualità della vicenda non è per nulla rosea. Ha chiuso i battenti l’asilo nido di Ibla. Inoltre è garantita l’iscrizione ai bimbi che già frequentavano gli asili comunali, bloccando invece le nuove iscrizioni, e creando, consequenziali ed inevitabili disagi ai genitori che dovranno necessariamente rivolgersi a strutture private. Diversi i consiglieri dell’opposizione che hanno sollevato il problema. Secondo quanto sostenuto dagli esponenti di Territorio: “Non saranno inseriti circa 88 bambini che si apprestavano per la prima volta a frequentare gli asili nido comunali e contemporaneamente si danneggiano le fasce deboli della società, con ragazze madri e famiglie monoreddito, a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico, costrette a doversi rivolgere a strutture private a pagamento”. A rispondere, spiegando come stanno le cose, è l’assessore Giovanni Brafa, ricordando che già lo scorso giugno gli asili hanno chiuso anticipatamente per mancanza di personale.
 
“Lo sforamento del patto di stabilità, tra l’altro, oggi – sostiene Brafa –  non permette la possibilità di nominare supplenze, né fare assunzioni, neanche con progetti, perché significherebbe tentare di  eludere il patto di stabilità. La mancanza di personale, 5 educatrici e 13 ausiliari ed il fatto che le unità in servizio durante l’anno si assentano per usufruire della legge N°104 e la difficoltà di preventivare la mancanza di personale per malattia e ferie,  compromette seriamente l’apertura degli asili nido. Dall’inizio del nuovo anno, ossia dal 2014 – conclude l’amministratore di Palazzo dell’Aquila –  si potranno  rimodulare gli asili e magari aumentare le ore di apertura, cercando di offrire anche un servizio pomeridiano”. Ed intanto ieri pomeriggio a Marina di Ragusa è stato affrontato il problema, su richiesta del pd, del ticket extraurbano per mandare i bambini e i ragazzi a scuola. Dopo numerosi interventi dei cittadini sulla rivendicazione del diritto allo studio e dell’inammissibilità di pagare per mandare i propri figli a scuola, si è chiesto l’abolizione totale del ticket. Brafa ha garantito di interessare della questione la giunta e di fornire una risposta in tempi brevi.