Ragusa resta senza asili nido

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Una situazione drammatica. E’ quella che si sta trovando a gestire l’assessore ai Servizi sociali, Flavio Brafa, che si occupa anche di Istruzione. Un assessorato senza un proprio dirigente, quello ad interim ha già diverse altre mansioni. Anche un paio di funzionari con grande esperienza sono in congedo per problemi personali. Lo sforamento del Patto di stabilità impone ferree regole, e non è possibile assumere nemmeno un ausiliare. Risultato? Gli asili nido tra una settimana apriranno, ma con una riduzione. “Mancano cinque educatrici e tredici ausiliarie – spiega Brafa -. E non possiamo assumere nessuno fino al 31 dicembre per via dello sforamento del Patto. Su questo il parere che abbiamo chiesto ad un legale è chiarissimo. Stiamo facendo di tutto per aprirne cinque su sei. Solo quello di Ibla non dovrebbe aprire. Può ospitare dodici bambini, ma lo scorso anno ce n’erano non più di cinque o sei. Quindi sarà un disagio più limitato”. Uno sforzo che, tuttavia, non basta, perchè la legge è chiara ed il numero di bambini deve essere proporzionato a quello delle educatrici e del personale. “Potremo accogliere solo i bambini frequentanti – aggiunge Brafa – per i nuovi iscritti non possiamo dare una risposta almeno fino a fine anno. Poi dal primo gennaio cadranno i vincoli dettati dallo sforamento del Patto”. In pratica ci sarà spazio per circa cento bimbi, per altri 75, quelli che vengono mediamente messi tra i nuovi iscritti, i genitori dovranno trovare un’altra soluzione. Brafa spiega pure che con i nidi privati ed i nidi famiglia, al centro di polemiche in estate, si è concordato di stilare un regolamento comune. I disagi, tuttavia, non si fermano qui. La ditta che gestiva il servizio di refezione scolastica ha comunicato di non voler accettare una proroga. “Proveremo ad insistere – spiega Brafa -, diversamente dovremo attivare un’altra procedura per l’individuazione della nuova ditta. E se tutto andrà bene si partirà per novembre”. Gli altri anni  il servizio di solito è iniziato in ritardo, in ottobre. Quest’anno la situazione è più precaria. Ieri pomeriggio, prima del consiglio comunale, un gruppo di genitori di Marina si è recato in Comune per chiedere conto e ragione degli aumenti spropositati nei costi dei servizi di trasporto per la scuola. Aumenti stabiliti dal commissario straordinario, Margherita Rizza. Anche su questo la nuova giunta è intervenuta predisponendo una sostanziosa diminuzione rispetto a quanto previsto dal commissario.

[Fonte: Giornale di Sicilia]