“Basta millantare scelte e posizioni e poi non essere nell’immediato consequenziali”. E’ la posizione del consigliere comunale di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella, rispetto l’esagerato numero di componenti delle commissioni consiliari a Palazzo dell’Aquila. “La comunicazione di ieri pomeriggio della consigliera Marino con la costituzione del gruppo misto, farebbe aumentare il numero dei componenti di commissione da 16 a 17. Non è certamente l’aggiunta di un consigliere a far la differenza, al già esoso carico che l’Ente deve sostenere per consentire il pagamento a ciascun consigliere che partecipa alla commissione di cui fa parte, ma il problema va posto nell’immediato. Ragion per cui è arrivato il momento di dare l’esempio, e non solo di proclamarlo. Invito il presidente del Consiglio, Giovanni Iacono, che già sta lavorando in tal senso, a portare all’attenzione dei capigruppo le modifiche al regolamento entro il mese di settembre. La richiesta è innanzitutto diminuire il numero dei componenti di ciascun organismo, facendo in modo che siano garantite la rappresentatività e la democrazia. Chiedo che tali valutazioni si facciano seguendo un criterio oggettivo di scelta che, comprendo, penalizzerà fortemente i gruppi monoconsiliari, presenti in ciascun organismo, ma almeno darà il senso delle cose. O si diminuiscono i numeri dei componenti o, ancora meglio, in sede di modifiche dello statuto, si accorpano alcune commissioni, riducendo il numero delle stesse, dalle attuali sei a quattro, come peraltro il sottoscritto, nella passata legislatura aveva già proposto. L’atto poi – ricordo – non è stato preso in esame per la mancanza dei tempi tecnici previsti ad avviare l’iter. In questo modo ciascuna commissione avrà più campi di azione rispetto gli ambiti amministrativi, mantenendo inalterato il numero dei componenti, ma almeno ci saranno due commissioni in meno. Questo – a mio avviso – potrebbe essere un criterio oggettivo, in modo da non penalizzare la rappresentatività dei consiglieri e conferendo loro maggiori margini di lavoro e di azione”.