L’imbarcazione era andata a fuoco per l’altro ieri, per mano del suo stesso equipaggio, nel Canale di Sicilia: la Guardia di Finanza aveva tratto in salvo tutti i membri, mettendo subito in sicurezza la motonave e trainandola fino al porto di Pozzallo, dove è arrivata ieri sera.
Gli inquirenti sospettano che il cargo avesse a bordo 30 tonnellate di resina di hashish.
La Gold Star, battente bandiera Tanzania, nave di 82 metri di lunghezza e 13 di larghezza, quasi 2550 tonnellate di stazza lorda, era stata avvistata da una unità del Gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Trapani, impegnata in attività di controllo nel Mediterraneo. Poco prima di essere intercettata, a bordo della nave si è sviluppato un incendio. Al momento dell’incendio la Gold Star si trovava a 16 miglia dal campo Vega. Pronta a questo punto la richiesta di intervento della Capitaneria di porto di Pozzallo formalizzata al comandante della unità dei fratelli Neri Spa che lavora per conto dell’Edison al campo Vega di Pozzallo.