I passatempi scarseggiano, le occasioni di svago si diradano, i luoghi di incontro non ci sono e allora – è ovvio – i ragazzi si industriano per sconfiggere la monotonia come meglio possono.
Così può accadere che una qualunque mattina di settembre i residenti di Modica Alta si sveglino e trovino un vecchio motorino sopra – sì, esattamente sopra – la pensilina degli autobus, in piazza Santa Teresa, dove l’hanno parcheggiato i loro figli annoiati.
Le notti d’estate a Modica Alta sono fatte così e invano qualche residente e qualche operatore economico ogni volta provano a chiedere più attenzione, più controlli, più sicurezza, raccogliendo firme, facendo segnalazioni, chiedendo aiuto alle forze dell’ordine per ottenere solo qualche rassicurazione generica e mai niente di concreto.
Così la notte scorsa – una notte evidentemente più lunga e vuota della media – i giovani sfaccendati di Modica Alta, forse dopo aver alzato un po’ il gomito, hanno deciso di trasformare piazza Santa Teresa nel palcoscenico del loro show e dopo aver attirato per bene l’attenzione dell’intero quartiere con urli e schiamazzi, si sono lanciati nell’improvvisazione di una sfilza di bravate: hanno sfondato, per esempio, il malconcio portone di un vecchio dammuso, curiosando tra le cianfrusaglie abbandonate e recuperando infine questo motorino d’epoca, da trasformare nel loro trofeo.
Un trofeo ben piazzato, come la bandierina di una conquista spaziale, proprio lì, nel punto più visibile della piazza, ai piedi della scalinata della Chiesa.
Qualcuno poi si è dovuto far carico di tirarlo giù, riportando un po’ d’ordine quantomeno con l’eliminazione di quel segno irridente di una conquista che tuttavia è ormai avvenuta, mentre si sa: tutto il resto, a Modica Alta, è sempre noia.