“Ryanair si prende i soldi pubblici anche Comiso”, così titolava ieri mattina Il Fatto Quotidiano, che ha messo in copertina “la Black list dei cieli italiani”. In un articolo a firma di Daniele Martini, si mette avanti il piccolo aeroporto, che tante speranze e fatiche è costato a questa Provincia per attaccare “i capi della compagnia low cost”: “L’ultima bandierina – pontifica la presunta inchiesta – l’hanno piazzata sull’aeroporto di Comiso, il minuscolo scalo della Sicilia sud orientale tra Ragusa e Agrigento. Un aeroporto decentrato, in una zona povera e arretrata, noto solo perché ai tempi della Guerra fredda fu scelto dagli americani come base per i missili da contrapporre agli SS 20 sovietici. Gli esperti dicono che fare di quelle piste uno scalo commerciale è un azzardo puro”.
Secondo la fantasiosa ricostruzione di Martini, che nel tentativo di smascherare Ryanair si spinge fino ad offendere la dignità di un gran pezzo di Sicilia, “il motivo della capillare espansione di Rayanair è semplice da spiegare, la compagnia low cost irlandese è singolarmente cresciuta in modo repentino in Italia in simbiosi con la politica”: secondo il giornalista “il presidente della Regione, Rosario Crocetta, già sindaco di Gela, paesone poco distante, ha voluto l’apertura dell’aeroporto”. “Il presupposto – assicura l’articolo – funziona così: gli amministratori regionali e locali di mezza Italia, azionisti o gestori degli scali, nella speranza di richiamare traffico e turisti scovano aeroporti decentrati, minuscoli e improbabili. Aprono così il portafoglio e tirano fuori tanti quattrini indorando la compagnia aerea e giustificando in genere l’esborso come un investimento sul turismo. Nel gioco eccelle Ryanair che mentre con una mano sventola il biglietto da visita dei voli a prezzo stracciato con l’altra incassa milioni di euro pubblici”.
Non si è fatta attendere, stamattina, l’obbligatoria difesa d’ufficio del sindaco di Comiso Filippo Spataro: “Già non ci sta che da più parti e più volte l’aeroporto di Comiso abbia subito attacchi di ogni genere. Ma ci sta ancora meno che un giornalista che scrive comunicati stampa su richiesta, così come nel suo stesso sito ufficiale dichiara, si faccia prendere la mano da descrizioni alquanto fantasiose su Comiso e su tutto il territorio ibleo”. Spataro approfondisce la sua replica commentando che suscita perplessità e rabbia leggere tra le righe di un articolo scritto peraltro da un meridionale, il giudizio su Comiso: “Inviterei il signor Martini a fare un giro turistico, magari arrivando in aereo a Comiso, in tutta la provincia di Ragusa per scusarsi su quanto, impunemente e imprudentemente, ha scritto in merito al nostro territorio. Resta sempre e comunque la sensazione forte di leggere articoli commissionati da chi non vuole bene all’aeroporto di Comiso. Ma infastidisce così tanto questa struttura? Chi la teme? Per quanto riguarda il signor Martini, valuteremo assieme al presidente di Soaco, se intraprendere un’azione legale per palese denigrazione”. Il sindaco ha infine invitato l’ing. Enzo Taverniti, nella duplice veste di amministratore delegato SOACO e presidente SAC che, è bene ricordarlo, è socia di maggioranza della SOACO, “a prendere una posizione chiara e decisa su questa vicenda facendo sentire la sua voce, e ad avviare, di concerto con il presidente Dibennardo e tutto il CdA, quelle iniziative gestionali e di marketing utili e necessarie a far crescere l’aeroporto e tutto il territorio ibleo”.