Quando ai MeetUp non ci si incontra…

0

Un passaggio di due righe per spiegare come non ci sia sempre un raccordo per quanto riguarda la comunicazione all’interno del Movimento 5 Stelle. La segnalazione non viene dall’esterno, ma da un consigliere comunale, Dario Gulino, che intervenendo in merito alla querelle sul Programma triennale delle opere pubbliche sottolinea: “Purtroppo i comunicati dei 5 Stelle non sempre sono condivisi e approvati da tutti e 18 consiglieri”. In realtà si limita a dire soltanto questo, lasciando trapelare solo un deficit di tipo organizzativo e non una questione di tipo sostanziale, ossia di differenza di opinioni. Tuttavia quelle poche parole potrebbe creare qualche discussione all’interno del Movimento, anche se pare che in tema di comunicazione si stia provvedendo ad aggiustare il “tiro”. Ma tornando alla questione del Programma delle opere pubbliche, Gulino chiarisce la propria idea: “Confermo quanto già detto in commissione: ovvero di aver apprezzato le utili proposte dell’opposizione e di voler integrare quelle del nostro programma. Non ho mai detto che avremmo firmato il loro documento, visto che a nostro parere le loro proposte andrebbero modificate”. La precisazione è legata all’interno del consigliere del Pd Maurizio Tumino che invitava i colleghi di maggioranza a collaborare evitando di fare barricate su temi importanti come le opere pubbliche. Gulino aggiunge: “E’ impensabile fare un mercato del pesce a piazza Torre ma sarebbe più giusto, per esempio, utilizzare il braccio del porto o altri spazi evitando sgradevoli odori, così come è impensabile la proposta di scavare Ibla per realizzare un posteggio sotterraneo, più logico è invece cercare una location da adibire a posteggio, limitando così le spese. Ottima invece la proposta di rivalutare i locali vicini al castello”. E’ invece a firma congiunta tra gruppo consiliare e meetup 5 Stelle il comunicato con cui si conferma il sostegno al Corfilac ed ai lavoratori, ma si dà una chiara “indicazione” all’amministrazione: vigilare, attraverso il proprio componente che sarà presto designato per il rinnovo del Consiglio d’amministrazione del Consorzio, per “porre la massima attenzione sulle modalità di funzionamento e gestione dell’ente e sul dubbio testo dello Statuto”. Per i 5 Stelle occorre “con forza voltare pagina e dare segnali di discontinuità rispetto alla precedente gestione”. Il Consorzio di ricerca filiero lattiero casearia deve “ritornare al suo ruolo naturale che è quello scientifico e di ricerca”.

 

[Fonte: Giornale di Sicilia]