Sono ancora poco nitidi i contorni della vicenda che ha visto protagonista una 13enne modicana che mercoledi sera ha fatto perdere le proprie tracce mettendo in allarme la sua famiglia e un intero quartiere, quello di S.Paolo, dove la giovane vive. Per fortuna la ragazzina è stata trovata ieri pomeriggio dagli uomini del commissariato di Modica a casa di un suo coetaneo dove aveva trascorso la sua “latitanza”. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire cosa è successo nelle 18 ore passate dalla sua scomparsa al suo ritrovamento. Secondo il racconto fatto dalla 13enne, tutto è cominciato mercoledi sera quando è scesa in piazza Matteotti per incontrarsi con degli amici. Dopo qualche ora trascorsa in giro, il gruppetto decide di spostarsi a casa di uno dei componenti in via Don Bosco a Modica Alta. Qua passano dell’altro tempo fino a notte inoltrata. I ragazzini vanno via e rimangono solo la 13enne con il padrone di casa. I due si addormentano per svegliarsi solo il giorno dopo poco prima di mezzogiorno. La ragazza, vista l’ora, viene invitata dalla famiglia dell’amico a rimanere a pranzo. Tutti sono all’oscuro del dramma che i genitori della giovane stanno provando non riuscendo a mettersi in contatto con la figlia la quale dal canto suo non fa niente per rintracciarli e rassicurarli. Nel frattempo le ricerche vanno avanti, vengono coinvolti amici e parenti. Tra questi qualcuno sa della presenza della scomparsa a casa dell’amico e lo fa presente. A metà pomeriggio di ieri finisce l’angoscia. La polizia la trova a casa dell’amico. Viene condotta in commissariato dove racconta la sua versione. Naturalmente vengono ascoltati tutti i ragazzi che erano con lei la sera di mercoledi e tutti confermano questa versione. Dunque si dovrebbe essere trattato solo di una “bravata” di un’adolescente. Il condizionale però è d’obbligo. Durante le ricerche infatti i poliziotti hanno esaminato il suo profilo Facebook dal quale è emerso che la giovane aveva dei contatti con alcuni utenti anonimi del social network. Bisognerà adesso rintracciare i titolari di questi profili per capire che tipo di rapporti avevano con la 13enne. Allo stato attuale infatti si prende per buono il racconto della protagonista di questa strana storia ma non si esclude nessuna ipotesi come quella di un uomo più grande che l’avrebbe potuta circuire attraverso le pagine di Facebook.