Ha contattato una bambina ragusana di appena 9 anni in chat con proposte di natura sessuale, ma l’attenzione dei genitori che hanno prontamente sporto denuncia ha consentito alla Polizia Postale di beccarlo: il responsabile è stato individuato in un 45enne di Venezia, prontamente denunciato. Non è chiaro se l’uomo avesse adescato solo la piccola ragusana o se avesse rivolto le proprie attenzioni anche nei confronti di altre bambine. E’ stata appunto la Polizia postale a portare avanti le indagini sull’adescamento on line. Secondo il racconto, la minore sarebbe stata contattata tramite la chat “ooVoo” da uno sconosciuto, che le avrebbe rivolto esplicite proposte di natura sessuale. E così, la Procura di Catania ha autorizzato la Polizia Postale ad agire sotto copertura. Gli agenti, dopo avere conquistato la fiducia del presunto pedofilo, hanno intrattenuto con lui numerose conversazioni in chat, nel corso delle quali l’uomo ha compiuto più volte atti di autoerotismo, spinto dalla sicura convinzione che l’interlocutrice fosse una bambina di nove anni. Non aveva avuto alcun pudore nel riprendersi con la webcam e di inviare i relativi filmati. Le prove acquisite erano incontrovertibili. E così la Polizia postale ha ottenuto dai magistrati l’autorizzazione a perquisire l’abitazione dell’indagato, che in passato era stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico. In casa sua, gli aneti hanno sequestrato diverso materiale informatico. Gli inquirenti stanno svolgendo ulteriori indagini per accertare se altri bambini siano stati vittime di adescamento da parte del pedofilo.