Comiso, Donnalucata e Vittoria. Sono i luoghi dove è stato perpetrato il maggior numero di furti, risultati fondamentali a riscontro dell’attività di indagine eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Ragusa che ha portato all’arresto di sei pregiudicati vittoriesi, accusati di furto pluriaggravato in concorso. Con l’operazione Clepto i militari dell’arma, con il coordinamento della Procura di Ragusa, hanno sgominato la banda che ha messo a segno gli ingenti furti di fitofarmaci, antiparassitari, prodotti per la casa ed anche gasolio agricolo, ai danni di aziende agricole, industriali, artigianali e anche in abitazioni privati. In manette sono finiti Giuseppe Giordanella, Gianluca Rotante, Giambattista Sauna, Ignazio Lorefice, Giuseppe Giliberto e Giuseppe Avola. L’attività investigativa ha avuto origine a seguito del tentato omicidio di Giordanella, perpetrato ad Acate, nel luglio dell’anno scorso, con l’esplosione di numerosi colpi di pistola chiaramente indirizzati per uccidere. Giordanella si era rifugiato alla stazione dei carabinieri di Acate, raccontando l’accaduto, e fornendo dichiarazioni discordanti e fuorvianti sui responsabili e sulle motivazioni alla base di tale episodio criminale. I militari hanno capito che l’agguato poteva essere riconducibile all’ambito di ambienti malavitosi e che si trattasse di un vero e proprio regolamento di conti. Le successive attività investigative, con pedinamenti ed intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un gruppo criminale organizzato e da tempo attivo nel territorio della provincia di Ragusa, dedito alla programmazione e realizzazione di furti. Contestualmente gli investigatori hanno delineato il modus operandi della “banda”, il che ha consentito di individuare la base logistica, i mezzi utilizzati per compiere i colpi, oltre che accertare la frequenza ed assiduità dei contatti intrattenuti tra i sei arrestati. Tra la strumentazione che il gruppo aveva, ci sono flessibili a disco rotante, cannelli ossidrici, grimaldelli, passamontagna, sottocaschi, radio trasmittenti e visore notturno, a riscontro della professionalità con cui agivano. Intanto durante l’esecuzione dei provvedimenti di stanotte si è proceduto anche al sequestro di un ingente quantitativo di fitofarmaci di presumibile provenienza illecita, che immessi sul mercato avrebbero fruttato al gruppo circa 10 mila euro. Un elemento che farebbe presupporre che la banda fosse ancora attiva. Tutti e sei sono stati associati al carcere di Ragusa.