Rapina al Mulos Ranger, proseguono le indagini

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E’ stato un modus operandi inconsueto quello seguito dai tre malviventi che ieri mattina, poco prima le cinque, hanno messo a segno la rapina alla pizzeria Mulos Ranger, che ha fruttato due mila euro. I tre malviventi, con volto travisato da passamontagna e alle mani guanti rudimentali in plastica, hanno esploso quattro colpi di pistola calibro 22 all’esterno del locale, quasi ad annunciare la loro azione criminale, e altri due sarebbero stati esplosi all’interno, colpendo due frigo bar. Una scarica di colpi, apparentemente ingiustificata, senza che vi sia stata alcuna reazione da parte del proprietario, un 43enne del posto, né da parte di una decina di persone presenti all’interno, tra dipendenti e clienti. Ad essere armato solo uno dei tre. Arraffato il bottino, che era l’incasso della serata, i malviventi sono fuggiti a bordo di una fiat uno che poco prima era stata rubata ad un anziano di Vittoria. L’utilitaria, poi, è stata abbandonata in contrada Alcerito, ed è sotto sequestro per consentire i rilievi. I militari dell’arma hanno già sentito i dieci testimoni presenti al momento del colpo all’interno della pizzeria, ed hanno formalizzato la denuncia presentata dal titolare. Indagini a 360° per controllare le possibili vie di fuga dei malviventi. Inoltre i carabinieri stanno visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso che erano installate sia nella pizzeria presa di mira che in zona, per ricostruire dinamica e percorso di fuga seguito dai criminali. Il fatto che tutti e tre avevano i passamontagna e dei guanti alle mani, rende molto più complicata l’attività di indagine. Intanto ieri sul posto anche i militari della scientifica che hanno provveduto a repertare i sei bossoli della calibro 22 già trasmessi al Ris per le comparazioni balistiche, e per tentare di recuperare qualche possibile impronta che sarà fondamentale nel proseguo dell’attività investigativa.