Sono cinque ex amministratori di Palazzo San Domenico e un funzionario comunale le persone a cui questa mattina sono stati notificati gli avvisi di garanzia contestualmente al sequestro del primo piano della Scuola Santa Marta operato dalla Polizia Provinciale su disposizione della Procura della Repubblica di Modica.
Il primo nome iscritto nel registro degli indagati è quello di Giuseppe Patti, ex Dirigente dell’Ufficio tecnico, riconfermato nella posizione organizzativa del settore Lavori Pubblici dal nuovo sindaco Ignazio Abbate. Insieme al suo, ci sono i nomi di cinque ex amministratori della Giunta Buscema, a cominciare proprio dall’ex sindaco Antonello Buscema, oltre agli assessori che si sono succeduti nelle deleghe ai Lavori Pubblici, dunque Giorgio Cerruto e Giuseppe Sammito, e alla Pubblica Istruzione, dunque Antonio Calabrese e Vincenzo Cavallino.
Il capo di imputazione contestato a tutti loro al termine dell’indagine della Procura, è quello di omissione di atti d’ufficio, con le aggravanti del concorso e della reiterazione del reato.
La Polizia Provinciale ha provveduto questa mattina ad apporre i sigilli al primo piano dell’immobile che ospita l’Istituto “Santa Marta”. La scuola è già stata in passato oggetto di segnalazioni circa la sua precarietà strutturale. A far scattare il sequestro un esposto anonimo arrivato in procura che segnalava la pericolosità dello storico edificio scolastico di via Vittorio Veneto. Si potrebbe ipotizzare la mano di qualche genitore preoccupato per l’avvio del nuovo anno scolastico che avrebbe inteso così bloccare il pericolo alla radice.
Il primo piano di Santa Marta è occupato dalle classi elementari mentre nel pian terreno ci sono le classi di scuola media inferiore. Nei mesi scorsi i vigili del fuoco avevano effettuato un sopralluogo presso l’istituto scolastico per verificare per l’appunto lo stato di salute della struttura.
L’edificio intanto è stato affidato in custodia al sindaco di Modica Ignazio Abbate.