Gianluca Morando, Movimento civico ibleo, è il presidente della prima commissione consiliare al Comune di Ragusa. L’elezione, avvenuta venerdì pomeriggio, sembra sbloccare lo stallo che da settimane ingessava la definizione dell’assetto politico all’interno di Palazzo dell’Aquila. Nulla trapela circa le presidenze delle altre commissioni, pare tuttavia che le cariche andranno tutte alla maggioranza, ad eccezione ovviamente della Trasparenza.
Il nome del consigliere Morando proposto dal Movimento cinque stelle tramite il capogruppo Antonio Tringali. “Avendo preso atto – spiega Tringali – delle motivazioni di gran parte dei gruppi politici di opposizione, che in consiglio comunale e tramite la stampa hanno sottolineato di non essere disposti a ricoprire nessuna carica, occorreva trovare una sintesi tra la nostra proposta di apertura verso le minoranze e le possibili forze politiche ancora disposte ad una scelta di responsabilità”.
“Questa scelta di apertura nei confronti del Movimento civico ibleo – irrompe Giorgio Mirabella, Idee per Ragusa – non fa altro che evidenziare la totale chiusura nei confronti di tutte le altre componenti politiche di opposizione”.
Nonostante l’appello dello stesso Morando ad una scelta condivisa, l’esito della votazione evidenzia una netta spaccatura. Solo nove i voti a favore, sette le schede nulle, verosimilmente quelle dei consiglieri Chiavola, La Porta, Mirabella, Migliore, Massari, Marino e Maurizio Tumino.
“Credo che i Cinque stelle – afferma il consigliere Chiavola, Il Megafono – stiano portando avanti una logica ben precisa. In modo avveduto la carica viene affidata all’esponente di un movimento il cui candidato sindaco si era reso protagonista di affermazioni molto precise in periodo di ballottaggio. Prendiamo atto di una maggioranza che via via si allarga”.
“Ho ben chiaro il mandato elettorale che il mio movimento ha ricevuto alle amministrative – ribatte il neo presidente Morando – che è e rimane di opposizione all’amministrazione Piccitto. Accetto con senso di responsabilità l’incarico, consapevole che la città necessita di una macchina politica in grado finalmente di muovere i primi passi”.
“Chi ha militato in maggioranze totalitariste – aggiunge Giovanni Iacono, Partecipiamo – probabilmente non comprende la differenza fra dialogo e spartizione. Da oggi è importante iniziare a lavorare”. Eletto anche il vicepresidente, Zaara Federico del Movimento cinque stelle.