Necessita un ulteriore intervento normativo per mettere il comune di Comiso nella possibilità di gestire la pesante situazione finanziaria e le difficili prospettive di riequilibrio. Ad annunciarlo è stato l’assessore al bilancio Gaetano Gaglio. L’amministratore comisano ha spiegato che nel bilancio 2011, che era stato presentato al Ministero delle Finanze, si è verificato un disavanzo, tra le varie partite, di circa due milioni di euro. Situazione simile si è avuta anche nello strumento finanziario del 2012, con un disavanzo di un milione e 600 mila euro. Quest’ultimo è stato in parte sistemato, sfrondando alcune voci di impegni di spesa che non avevano avuto seguito. Ma per poter procedere in modo salutare,– ha affermato Gaglio – il piano di riequilibrio deve necessariamente anche coinvolgere il bilancio 2013. Ecco perché lunedi mattina è in programma una missione capitolina per cercare di ottenere una deroga al piano di riequilibrio che consenta di accorpare il triennio che va dal 2011 al 2013, il tutto almeno per gestire l’ordinario.
Qualora il ministero dell’economia e finanza non concedesse la proroga, ne scaturirebbe una situazione piuttosto rischiosa perché il consiglio comunale presenterà un bilancio in disavanzo. A quel punto, da prassi il ministero darà altri 45 giorni di tempo per presentarlo riequilibrato, dopo i quali, se non si dovesse adempiere, non si escluderebbe l’invio di un commissario ad acta che esautorerebbe il consiglio comunale per i prossimi cinque anni, con tutte le conseguenze che ne potrebbero conseguire. Ad oggi il comune di Comiso ha 17 milioni di euro di debiti relativamente soltanto all’ultimo biennio, di cui, in previsione, riuscirà ad introitare soltanto la metà delle somme necessarie.