Furto aggravato: denunciati tre dipendenti ladri e “infedeli”

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Hanno sottratto denaro contante dalla cassa in un caso e dalla cassaforte in un altro, ai danni degli ignari titolari degli esercizi commerciali, adducendo come spiegazioni la necessità di far fronte alle spese del matrimonio e di dover ripianare debiti pregressi. Con l’accusa di furto aggravato, consumato in ben tre distinti casi, gli agenti della sezione volanti di Ragusa hanno denunciato un 44enne, un 37enne e una donna di 40 anni, tutti del capoluogo. Un ristoratore di Punta Secca, da due settimane aveva assunto per la stagione estiva un nuovo cameriere e proprio in questo lasso di tempo si era accorto di alcuni ammanchi dalla cassa. In un primo momento aveva ipotizzato di aver fatto male i conteggi degli incassi, ma insospettito, ha fatto installare una telecamera puntandola sul registratore di cassa. In pochi giorni, ha colto in flagranza il cameriere infedele. Immediato l’intervento della Volante che visionato il filmato, nonostante le continue reticenze del cameriere, ha proceduto a perquisizione personale trovando 800 euro nel calzino. L’altro furto è avvenuto ai danni di una multinazionale di supermercati che non aveva fatto i conti con un dipendente infedele che sottraeva denaro dalla cassaforte. Anche in questo caso gli agenti hanno visionato il filmato delle telecamere di videosorveglianza. Operazione ripetuta  decine di volte, fin quando appariva chiaro che il ladro era proprio un loro dipendente. L’uomo, convocato in Questura, dopo una prima reticenza, ha ammesso le responsabilità e pentito di quanto fatto, ha dichiarato di voler risarcire la propria azienda. Infine una donna è stata sorpresa dall’impianto di videosorveglianza di un grande magazzino mentre rubava dagli scaffali piccoli elettrodomestici. Anche in questo caso la visione dei filmati ha permesso agli investigatori di scovare la donna incensurata. La tecnica era molto semplice, chiedeva informazioni all’addetto del reparto e dopo aver fatto diverse domande diceva di volerci pensare su. A quel punto il commesso si allontanava e in quegli istanti, la donna infilava in borsa l’elettrodomestico rimuovendo la placca antitaccheggio. I sospetti degli agenti venivano confermati dalla perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire parte della merce rubata. I restanti oggetti, per il complessivo valore di 1.300 euro sono stati trovati nelle case di ignari amici della donna ai quali lei aveva fatto dei regali a compensazione di precedenti prestiti di denaro.