Tra i migranti c’è un caso di meningite, scattano i protocolli di profilassi

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Ha creato allarmismo e preoccupazione, anche se la situazione è sotto controllo e sotto stretto monitoraggio medico, il caso di meningite che ha riguardato un giovane somalo che un paio di settimane fa è stato al cpa di Pozzallo e successivamente trasferito in un altro centro del Nord Italia. Sono stati i responsabili di quel centro a comunicare alla struttura di Pozzallo che il giovane somalo, dopo due giorni dall’arrivo aveva accusato malori e se ne era disposto il ricovero in una struttura ospedaliera, dove gli è stata diagnosticata la meningite. Così come indicato dal Ministero della Salute, l’ufficio di igiene dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa con il coordinamento della Prefettura, ha attuato il piano di profilassi all’interno del cpa di Pozzallo. La profilassi, della durata di un giorno con la somministrazione di due capsule di antibiotico, ha riguardato gli immigrati presenti al cpa e i rappresentanti delle forze dell’ordine che avrebbero potuto avere contatti con il somalo. Al centro di prima accoglienza, sono stati presenti i commissari dell’ufficio igiene dell’asp che hanno monitorato le condizioni sanitarie degli immigrati e hanno proceduto alla somministrazione del farmaco. Al momento pare si escluderebbe alcuna forma di contagio, perché altrimenti i sintomi si sarebbe già manifestati. Tra l’altro proprio nel periodo in cui il giovane somalo è stato al cpa di Pozzallo non avrebbe accusato alcun malore e le sue condizioni di salute sarebbero state buone sino alla sua partenza, dunque non si escluderebbe che l’eventuale contagio possa esser avvenuto anche successivamente. Comunque, come prevede il protocollo in questi casi, tutti gli adempimenti previsti sono stati posti in essere già la scorsa domenica, quando è giunta la comunicazione. Per ulteriore sicurezza non si procederà a trasferimenti immediati, ma si attenderà la prossima settimana, in modo da essere sicuri sullo stato di salute dei clandestini attualmente al centro. Totalmente esclusi da questa emergenza gli immigrati sbarcati domenica mattina a Pozzallo che sono stati sistemati in una palestra del centro marinaro, ad esclusione delle due donne al nono mese di gravidanza, una delle quali in attesa di due gemelli, che ancora non hanno partorito e si trovano ricoverate negli ospedali di Ragusa e Modica.