Dopo oltre quattro anni di attività al servizio del Teatro Garibaldi e delle politiche culturali della città di Modica, ho comunicato al sindaco di Modica e Presidente della Fondazione Teatro Garibaldi le mie dimissioni dall’incarico di Sovrintendente della Fondazione stessa, incarico che mi era stato affidato dal precedente sindaco Antonino Buscema all’atto della formazione del consiglio di amministrazione, nel gennaio 2010, in continuità con il lavoro di consulenza svolto per il Comune di Modica sin dal 2008.
Già all’indomani dell’esito delle elezioni amministrative che hanno consegnato alla città di Modica la sua nuova Amministrazione, ho inviato al sindaco Ignazio Abbate una formale missiva con cui rimettevo nelle sue mani il mio mandato, che formalmente sarebbe scaduto nel 2014.
Contestualmente ho inviato al nuovo sindaco e nuovo Presidente della Fondazione una relazione sulla nostra attività dal 2009 al 2013 e il bilancio consuntivo 2012, per la cui approvazione avevamo atteso il suo insediamento.
A seguito di contatti per le vie brevi con il nuovo assessore alla Cultura, ho atteso – prima di dare comunicazioni ufficiali – di essere convocato, insieme al direttore artistico Enzo Ruta, per un incontro con la nuova Amministrazione che ci consentisse uno scambio di informazioni per un ordinato e proficuo passaggio di consegne.
Dopo una vana attesa di oltre tre settimane, apprendo che il nuovo sindaco sta già provvedendo in proprio ad occuparsi della gestione del Teatro Garibaldi. Pertanto, prendendo atto che da parte dell’Amministrazione comunale non c’è alcuna volontà di accogliere la nostra disponibilità alla collaborazione in questa fase di transizione, oltre a formalizzare la mia decisione di lasciare ogni incarico, declino altresì ogni responsabilità sui provvedimenti che, a partire dall’insediamento del nuovo Presidente della Fondazione, dovessero eventualmente essere stati assunti a mia insaputa.
Voglio solo ricordare alla città quello che lasciamo, al termine del nostro lavoro per la Fondazione Teatro Garibaldi.
L’Amministrazione comunale si è dotata di uno strumento di gestione che riteniamo ancor oggi valido e attuale, prestigioso veicolo di crescita culturale nella nostra città e strumento di gestione autonoma che ci ha consentito – fuori dalle logiche politiche – di sviluppare un’attività che si è rivolta ad un territorio ben più ampio di quello cittadino.
Di questo ci ha dato atto la Regione siciliana, riconoscendoci come Ente di riferimento attraverso l’Ufficio provinciale del Turismo. La Fondazione risulta anche iscritta (cosa non scontata) nei registri regionali delle Fondazioni culturali. E, come si evince dalle relazioni inviate al sindaco, in questi anni abbiamo ospitato a Modica artisti di rilievo internazionale, oltre a darci come missione quella del rapporto con il territorio: con gli spettatori, con le compagnie, con le scuole.
Complessivamente, abbiamo accolto in Teatro quasi 34 mila spettatori – tra cui moltissimi giovani e giovanissimi – nei 170 spettacoli che abbiamo portato in scena nell’arco di cinque stagioni dal 2009 al 2013.
Non è superfluo ricordare che in questi anni abbiamo affrontato una condizione di emergenza nella quale non si sarebbe potuto immaginare lo svolgimento di alcuna attività in Teatro: il distacco della luce da parte di Enel per via della morosità accumulata da parte del Comune di Modica, ha avuto pesanti conseguenze e ha costretto la Fondazione, di fronte alla possibilità che si fosse costretti a chiudere il Teatro per questo disservizio, a farsi carico di sforzi straordinari sia per garantire la fornitura elettrica necessaria agli spettacoli, provvedendo al noleggio di un gruppo elettrogeno, sia per continuare a garantire l’agibilità e quindi l’assoluta sicurezza della struttura. La situazione, com’è noto, si è risolta solo a maggio del 2012 con il ripristino dell’allaccio Enel.
Abbiamo preso in consegna dal Comune un Teatro in condizioni compromesse sotto tutti i punti di vista, da quello strutturale (senza luce, riscaldamento, linee telefoniche, linee internet, botteghino) a quello dell’identità culturale, per finire nel rapporto con il pubblico, reso diffidente dalle proposte disarticolate delle gestioni precedenti.
Oggi riconsegniamo al Comune un Teatro perfettamente funzionante, dotato di tutte le attrezzature, e un ente di gestione, quale è la Fondazione, che è riuscito a garantirne una gestione economica positiva e ordinata, ma che è soprattutto riuscito, fuori dalle logiche politiche, a restituire a questo Teatro un’identità culturale autorevole e riconoscibile, un ricco e positivo rapporto con il pubblico e un ruolo centrale tra i luoghi della cultura siciliani.
Ricordiamo anche che la Fondazione Teatro Garibaldi è tra i soggetti che hanno partecipato alla presentazione del progetto “Modica Art System”, di recente ammesso al finanziamento da parte dalla Regione siciliana, che consentirà a questo ente culturale di beneficiare di nuove risorse economiche, a patto che se ne garantisca l’opportuna continuità nella programmazione, sin da queste settimane in cui è indispensabile e urgente raccordarsi con gli altri promotori per la redazione degli esecutivi.
Per questi risultati voglio ringraziare i soci fondatori e gli sponsor che in questi anni hanno reso possibile la nostra attività, nostra unica fonte di finanziamento insieme al botteghino. Voglio ringraziare il nostro pubblico, che si è dimostrato nel tempo sempre più costantemente affezionato e partecipe del nostro progetto culturale. E voglio ringraziare soprattutto i miei più stretti collaboratori, a cominciare da Andrea Tidona e da Enzo Ruta, che si sono succeduti nella direzione artistica, e Concetta Bonini, che si è occupata delle relazioni esterne: tutti abbiamo messo a disposizione le nostre competenze a titolo gratuito, per un atto d’amore nei confronti della città di Modica. Un ringraziamento va infine ai dipendenti che hanno lavorato al nostro fianco e agli addetti della Cooperativa che si è occupata dell’accoglienza in Teatro.
I nostri comportamenti sono stati sempre improntati alla trasparenza, alla collaborazione e al confronto ed è proprio in coerenza con questi comportamenti che confermo le mie dimissioni, così da consentire al nuovo sindaco e nuovo Presidente di operare, con la opportuna libertà, come meglio riterrà nell’interesse della Fondazione.
Giorgio Pace