Consiglio comunale: ancora non si scioglie il nodo della vicepresidenza

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Pare sia più complicata del previsto l’elezione del vicepresidente del consiglio comunale di Ragusa, carica che la maggioranza ha offerto all’opposizione. Lunedi alle sei di pomeriggio, il consesso di Palazzo dell’Aquila è stato convocato con questo punto all’ordine del giorno. I problemi registrati nella prima seduta, ossia la mancata coesione tra le varie anime dell’opposizione consiliare, pare rimangano tutti in piedi. I dieci consiglieri di opposizione, infatti, non sono riusciti a trovare un metodo nell’individuazione di questa carica consiliare, in quanto non vi è una sola opposizione, ma almeno tre, in rapporto ai candidati sindaco sostenuti nella scorsa tornata elettorale. In questi giorni non sono mancati gli incontri, assolutamente ufficiosi, e le interlocuzioni tra i due schieramenti per individuare un metodo comune. Intanto ieri sera, si è avuta una riunione di maggioranza, in cui è stata ribadita l’apertura all’opposizione, a condizione, però, ha spiegato il presidente del consiglio Giovanni Iacono, che sia nelle condizioni di esprimere una proposta. Disponibili al dialogo e a raggiungere una convergenza pare siano soltanto i consiglieri Giorgio Mirabella di Idee per Ragusa, Maurizio Tumino del PdL, e Gianluca Morando di Movimento Civico Ibleo. L’eventuale mancato accordo creerebbe una posizione di stallo non solo nell’elezione del vicepresidente del consesso ma anche nell’individuazione dei presidenti delle commissioni consiliari, alla cui composizione si procederà sempre nella seduta di lunedi. Ciascuna delle sette commissioni è composta da sedici componenti e si registra una assoluta parità tra consiglieri di maggioranza e consiglieri di opposizione. “Si richiede – ha dichiarato il presidente Iacono – uno sforzo di unità da parte dell’opposizione per giungere ad una convergenza su qualcuno che possa essere gradito a tutti. Da parte della maggioranza c’è l’impegno a lavorare per l’unità, anche per evitare un possibile muro contro muro in sede di elezione dei presidenti delle commissioni che creerebbe una situazione di stasi”. Intanto Iacono anticipa l’intenzione a mettere da subito mano al regolamento, riducendo il numero dei componenti di commissione da 16 a 9, anche se tale adempimento potrà essere attuato soltanto nella prossima consiliatura.