Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto Refano Giovanni, vittoriese dell’87, convivente, in ottemperanza all’ordine per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, a seguito della condanna ad anni 1 e mesi 6 di reclusione nonché al pagamento della multa di euro 600,00 per i reati di tentata rapina aggravata e porto abusivo di armi commessi in Vittoria lo scorso anno.
Il tutto era avvenuto intorno alle ore 11:00 del 5 maggio 2012, quando i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Vittoria, nel corso di un servizio di prevenzione delle rapine agli istituti bancari presenti nel centro cittadino, giunti nei pressi dell’istituto bancario Credem di Via Cancellieri di Vittoria, notavano che all’interno della sala vi erano degli strani movimenti. Nello specifico, vista la presenza di alcuni dipendenti dietro il bancone in piedi e alcuni clienti, la loro attenzione veniva attirata da un giovane con un berretto nero sul capo e parzialmente travisato con degli occhiali da sole che abbracciava da tergo una donna, ponendo il braccio destro minacciosamente intorno al collo della vittima, presa in ostaggio. Dall’esterno, veniva udito gridare la frase: “Non ci sono soldi contanti! non abbiamo soldi!”, che veniva pronunciata da uno dei dipendenti all’indirizzo del rapinatore, immediatamente i militari suonavano il pulsante posto sulla bussola di accesso e controllo, attirando l’attenzione dei dipendenti che provvedevano ad aprire la bussola d’ingresso in modo da permettergli l’ingresso. Il rapinatore, nel contempo, girava il capo notando l’ingresso dei militari ed immediatamente rilasciava la donna in ostaggio, gettando per terra l’oggetto usato per minacciare gli astanti, in particolare un cutter professionale di 18 cm di lama con manico di colore giallo. Appena entrati i militari intimavamo al soggetto di abbassarsi immobilizzandolo con le manette, traendolo immediatamente in arresto. Nella circostanza la donna presa in ostaggio, in evidente stato di agitazione e pianto, veniva soccorsa da altri clienti presenti, nonché dai dipendenti dell’istituto bancario. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato era infine stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria iblea.
Qualche mese prima, e precisamente alle venti del 26 aprile 2011, il Refano aveva messo a segno una rapina in una gioielleria asportando milletrecento euro dalla “Oro Bank” di via Ruggero Settimo, venendo arrestato dopo mezz’ora. Per tale reato era stato condannato ad un 1 anno e 8 mesi di reclusione dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa.