Modica balza agli onori della cronaca nazionale per il “razzismo” dei suoi consiglieri

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Un post su Facebook e si scatena il finimondo. Modica balza agli onori della cronaca nazionale grazie alle esternazioni di un neo eletto consigliere comunale, Giuseppe Grassiccia, della lista “Fare Modica” (esponente, dunque, della maggioranza), che ha condiviso sulla propria bacheca alcuni link offensivi nei confronti del Ministro Kyenge e a margine ha riportato le proprie consdierazioni in merito alla vicenda Calderoli.
E come su Facebook è nata la vicenda, su Facebook si è già diffusa, con i commenti indignati di molti cittadini che chiedono le dimissioni di Grassiccia e invitano il sindaco Ignazio Abbate a compiere un atto di cortesia istituzionale, invitando il Ministro Kyenge a Modica.

Ecco il testo dell’articolo dell’Unità.

 

Un nuovo attacco al ministro dell’Integrazione Cècile Kyenge stavolta arriva dalla Sicilia. A lanciarlo è il consigliere comunale di Modica Giuseppe Grassiccia, eletto nella lista ‘Fare Modicà, che dalla sua pagina Facebook ha rilanciato una immagine del ministro accompagnata ad un estratto di un giornale con il titolo “Fatti a pezzi e gettati in un fiume i tredici aviatori italiani nel Congo”, quindi, accanto alla foto di Kyenge, la scritta “Ministro questa cosa è stata fatta dal suo amato popolo, lei non si permetta mai più a dare insegnamenti di civiltà agli italiani, lei deve tornare in Congo”.

L’articolo è preso da un quotidiano di oltre 50 anni fa: si riferisce all’eccidio di Kindu del novembre 1961, quando furono uccisi tredici aviatori italiani del contingente inviato dall’Onu in Congo, dove infuriava la guerra civile.

Tra i commenti al post, pubblicato lo scorso 29 giugno, il consigliere Grassiccia ha sottolineato “non posso personalmente tollerare che in Italia arrivano clandestini da tutte le parti, vengono mantenuti come ‘signorì e i poveri italiani se ne stanno a casa senza privilegi, senza lavoro e senza CONSIDERAZIONE! io non incito nessuno alla violenza, anzi, ma dico solo che nell’amministrazione principale del proprio paese deve governare gente appartenente del paese stesso! La donna congolese in questione non la conosco e ovviamente nn sono nessuno per giudicarla, ma se invece di essere integrata nel governo del nostro Paese, perchè non si metteva a disposizione del Congo per risolvere i problemi del suo paese che purtroppo ne ha una miriade?!”.

Quindi Grassiccia ha aggiunto: “io dico solo che sull’integrazione degli stranieri si deve disporre un freno, perchè altrimenti fra qualche anno qui in Italia ci saranno più stranieri che italiani! magari fra qualche anno ci ritroveremo un presidente della repubblica anche straniero”. “Manca poco che gli stiriamo il tappeto rosso del benvenuto! io conosco tanti stranieri che lavorano qui in Italia onestamente, e ti dico anche che siamo amici, e meritano di stare nel nostro paese!”.

Immediato il commento del deputato nazionale e coordinatore siciliano di Sel, Erasmo Palazzotto, il quale ha invitato Grassiccia “a visitare con i suoi occhi la realtà dei Cie e del Cara di Mineo per rendersi conto personalmente di quanto la realtà sia lontana dalle cose da lui scritte. È grave – ha detto Palazzotto – che chi amministra una cittadina importante come Modica possa lasciarsi andare a simili stupidaggini e luoghi comuni privi di qualsiasi fondamento. Chieda scusa al Ministro e all’intera città di Modica che non merita simili amministratori”.