A pochi giorni dall’operazione che aveva permesso di recuperare 1.200 ricci di mare pescati da un 38enne catanese, continua senza sosta il servizio di polizia marittima per il contrasto alla pesca di frodo e illecita da parte dei Carabinieri del Battello Pneumatico dislocato a Scoglitti dall’inizio del mese di giugno. Questa volta a “cadere nelle reti” è stato un pescatore vittoriese cl. 60, con precedenti di polizia specifici in materia di pesca, il quale è stato sorpreso, a bordo del proprio motopeschereccio, a circa un miglio a largo dalla costa di Donnalucata, a pescare a strascico ad una profondità di 23 metri circa, in violazione della normativa in materia. Infatti secondo quanto previsto, questo tipo di pesca può essere effettuata solo a 3 miglia dalla costa ovvero ad una profondità minima di 50 metri. Nell’occasione gli attrezzi da pesca venivano sottoposti a sequestro, mentre i 12 kg di pesce misto (triglie, cicale, razze) rinvenuti sul natante venivano donati in beneficienza all’Orfanotrofio “Sacro Cuore” di Comiso. Al contravventore è stata invece contestata una sanzione amministrativa pari a 4.000 euro.
Nella medesima giornata, i militari del Battello Pneumatico unitamente a quelli della Stazione di Scoglitti, hanno intercettato, nel corso di un posto di controllo, all’altezza del bivio Kastalia/Santa Croce Camerina, a bordo della propria autovettura, un palermitano cl. 72, con precedenti di polizia specifici in materia di pesca, in possesso di nr. 4 esemplari di novellame di pesce spada di misura inferiore a quella consentita, ovvero 120 cm, per un peso complessivo di kg. 18 (diciotto), custoditi nel baule della macchina, all’interno di un sacco di cellophane utilizzo per i rifiuti. Immediatamente, il pescato veniva sottoposto a sequestro e donato al medesimo istituto di cui sopra. Il contravventore è stato invece deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa davanti la quale dovrà rispondere del reato previsto e punito dalla Decreto Legislativo nr. 4 del 2012 relativo alle “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura”,entrata in vigore nel febbraio 2012 al fine di dare corretta attuazione ai criteri ed agli obiettivi previsti da alcuni regolamenti comunitari istitutivi di un regime europeo per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale.