Dopo il formale rito del giuramento e l’ingresso in aula di Dario Gulino, il quale subentra a Federico Piccitto come primo dei non eletti nella lista del Movimento Cinque stelle, il massimo consesso cittadino, presieduto per poche ore dal consigliere più anziano per voti, Angelo La Porta, elegge il presidente del consiglio. Come da pronostico la carica è stata affidata a Giovanni Iacono, con ben 23 voti a favore.
La lunghissima serie di interventi da parte dei consiglieri di opposizione (formale o meno) si è contrapposta alle poche ma precise parole del consigliere Massimo Agosta, il quale a nome del gruppo di maggioranza ha espresso in modo inequivocabile la volontà di indicare come presidente un esponente dei due movimenti che hanno appoggiato la candidatura di Federico Piccitto. Apertura invece all’opposizione per la carica di vice presidente. Più esplicitamente il capogruppo Antonio Tringali ha affermato che la maggioranza ha individuato in Giovanni Iacono, consigliere di Partecipiamo, la persona più indicata perché equilibrata, aperta al confronto e garante delle regole del consesso.
