L’occupazione del porto di Pozzallo delle maestranze dei tre villaggi turistici ( Marsa Siclà, Baia Samuele, e Marispica) tuttora sotto sequestro giudiziario se il Governatore di Sicilia, Crocetta, non provvederà a prendere di petto la vertenza che riguarda 400 lavoratori rimasti senza lavoro e con una stagione ormai compromessa.
Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa anche a nome di Cisl e Uil, ha lanciato la proposta: lunedì 15 luglio alle ore 17.00 l’area del porto di Pozzallo sarà occupata in massa dalle maestranze e ha invitato i sindaci di Modica, Scicli, Pozzallo ed Ispica nonché i parlamentari regionali e nazionali a sostenere questa iniziativa che sarà sospesa solo entro sabato 13 luglio arriverà l’invito all’incontro del Presidente della Regione.
La situazione con il passare delle settimane si è terribilmente complicata.
Le aziende non possono ricorrere della cassa integrazione in deroga a beneficio dei lavoratori perché non sono state versate le quote all’Ente Bilaterale che avrebbe permesso di imboccare questa uscita di sicurezza anche se temporanea con un minimo di reddito garantito.
La partita, nel breve si sosterà Martedì 16 luglio al tavolo tecnico dell’Assessorato regionale al Lavoro quando si discuterà, in sede di commissione lavoro, della deroga degli ammortizzatori sociali per l’anno 2012. Nel pacchetto, non senza qualche difficoltà, dovrebbero rientrare anche i lavoratori dei tre villaggi turistici.
La decisione dell’occupazione del Porto di Pozzallo è stata assunta oggi al termine di una vivace assemblea promossa dai segretari generali di CGIL,CISL,UIL di Ragusa nella sede della società del mutuo soccorso di Pozzallo.
Presenti Giovanni Avola, Giovanni Fracanzino segretario provinciale della Cisl di Ragusa, Giorgio Bandiera, segretario generale della Uil di Ragusa nonché Salvatore Tavolino, Vera Carasi e Angelo Gulizia segretari generali provinciali di categoria di CGIL, CISL e UIL.
Presente il presidente del consiglio comunale di Pozzallo, Gianluca Floridia.
La prospettiva non è sicuramente rosea per i 400 lavoratori e il sindacato, atteso che la stagione in corso è compromessa, cercherà di mettere in moto tutte quelle iniziative che possano salvare la stagione prossima. I rappresentanti aziendali oggi erano assenti e soprattutto silenti.
E’ evidente che qualcosa nell’evoluzione della vicenda sta per modificarsi in modo radicale.