Non si fermano gli sbarchi, 85 arrivano a Pozzallo

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Sono stati messi in salvo, e sono in discrete condizioni di salute, gli 85 disperati che nella tarda mattinata di oggi sono sbacati a Pozzallo. Si tratta di sessanta uomini, 24 donne, due delle quali incinte, e una neonata di appena 45 giorni. Gli immigrati proverrebbero dalla Somalia e dal Mali. E adesso si trovano al CpA di Pozzallo. Due sono stati trasferiti in ambulanza in ospedale, per accertamenti. L’allarme è stato lanciato ieri da una nave mercantile, diretta ad Augusta, che navigava nel Canale di Sicilia. A circa 47 miglia dalle coste libiche, il comandante della nave mercantile ha segnalato alla Centrale Operativa della Guardia Costiera la presenza in mare di un imbarcazione in avaria, con a bordo gli immigrati. Immediatamente, ottenute le autorizzazioni e verificate le buoni condizioni meteo-marine, si è provveduto ai primi soccorsi, facendo salire a bordo i clandestini. Ieri alle nove di sera, è stata data comunicazione alla capitaneria di porto di Pozzallo, i cui uomini, hanno prima chiesto se fosse necessario un intervento nell’immediato, ma verificate le buone condizioni di navigazione e degli stessi clandestini, hanno monitorato la traversata sino a stamani. A mezzo miglio dal porto di Pozzallo, la nave mercantile ha arrestato la navigazione in attesa delle motovedetta CP 304 che ha provveduto a trasbordare gli immigrati, metterli in sicurezza, e farli sbarcare a Pozzallo. Le operazioni si sono concluse intorno a mezzogiorno. Ad attenderli al porto, oltre al personale sanitario, anche gli agenti della polizia di Stato, i Carabinieri e gli uomini della Guardia di Finanza che hanno garantito il supporto logistico a tutte le operazioni svolte in banchina. I clandestini sono stati subito accompagnati al Cpa per essere rifocillati, sottoposti a controlli sanitari di routine, e per essere identificati ed interrogati. Secondo alcune indiscrezioni, pare che i clandestini siano partiti qualche giorno fa da un porto libico e abbiano attraversato, a bordo del bancone poi in avaria, buona parte del Canale di Sicilia. Da verificare, adesso, le modalità del viaggio, i contatti avuti con l’organizzazione che ha pianificato lo sbarco ed anche se a bordo vi fosse la presenza di qualche presunto scafista. Operazioni e verifiche che scatteranno nelle ore successive.