“Mi sono presentato dimissionario, se serviva, al cospetto del coordinamento cittadino e del segretario regionale Giuseppe Lupo e del componente della segreteria Enzo Napoli. Dei presenti non c’è stata la formale richiesta di mie dimissioni dalla guida del partito e i vertici regionali hanno chiesto a me e al coordinamento di traghettare il partito verso la fase congressuale che si terrà a fine settembre o al massimo ad ottobre”. Così Giuseppe Calabrese che rimane segretario cittadino del partito democratico di Ragusa fino alla fase congressuale. E’ uno dei passaggi registrati nell’intenso dibattito, con molte punte critiche, si è tenuto sabato pomeriggio nella sede del pd ragusano, alla presenza del segretario regionale Giuseppe Lupo e del componente della segreteria regionale Enzo Napoli. Interventi critici sono stati compiuti dai tre componenti della segreteria Riccardo Schininà, Alessandra Vicari e Alessandra Sgarlata e dall’ex tesoriere Roberto Lo Frano che hanno rassegnato le dimissioni dall’organismo di partito, articolando le loro motivazioni in un forte comunicato stampa. Nello stesso è evidente il riferimento all’esito delle elezioni amministrative e alla contestata alleanza stretta dal pd. Rispetto l’esito delle amministrative, Calabrese ha ricordato di aver contestato il non apparentamento tecnico della coalizione con quella di Barone, piuttosto che quello politico attuato. “Se vi fosse stato l’apparentamento tecnico, oggi la coalizione avrebbe avuto la maggioranza in aula e il pd quattro consiglieri, piuttosto che due, peraltro non espressione della segreteria. A sostegno di Calabrese anche l’intervento di Lupo che ha ribadito come la candidatura di Cosentini, senza procedere con le primarie, è stata un’imposizione da Palermo, per seguire le logiche dell’alleanza che c’è alla Regione, e – sempre a detta di Lupo – non ci sarebbe stata possibilità di sottrarsi alla stessa. Infine il segretario cittadino ha espresso un ringraziamento per i quattro dimissionari per il lavoro svolto per la segreteria della città, ed ha annunciato che nei prossimi giorni si riuniranno le varie anime del partito per decidere se lavorare all’interno della coalizione nata nelle amministrative o intraprendere strade differenti.