“Il Comune attraversa una fase molto critica, diverse le richieste da analizzare e le questioni a cui far fronte. Non sembra essere sufficiente il ritmo di 16 ore di lavoro al giorno che, concordemente alla Giunta, mi sono imposto”. Così Federico Piccitto, neo sindaco di Ragusa, descrive i primi giorni di incarico.
“Al momento gran parte della giornata viene dedicata all’incontro con i principali attori sociali – spiega il sindaco – passo da un confronto all’altro ascoltando i rappresentanti di categoria, le associazioni, gli esponenti dei settori produttivi ed ovviamente i cittadini”.
Sono ben nove le deleghe che Piccitto trattiene, molte delle quali veramente corpose: Agricoltura e zootecnia; Sanità, Cultura, Beni culturali e Università; Turismo, Spettacoli ed eventi; Protezione civile; Rapporti con il personale; Valorizzazione e sostegno alle attività sportive; Innovazione e sistemi informatici; Partecipazione dei cittadini e promozione della democrazia diretta.
“Quest’ultima riguarda una tematica distintiva del Movimento cinque stelle – spiega il sindaco – in questo ambito si inquadra il referendum propositivo, uno degli istituti che abbiamo portato avanti nel nostro programma elettorale, strumento previsto anche dallo Statuto comunale. Renderemo direttamente fruibili, tramite diretta streaming, le commissioni consiliari, le sedute del consiglio ed in generale tutto ciò che riguarderà il contatto diretto fra amministrazione e cittadini”.
Nelle intenzioni del sindaco alcune delle pesanti deleghe passeranno, una volta avviato il massimo consesso cittadino, a consiglieri a Cinque stelle.
Primo vero nodo cruciale per la nuova amministrazione sembra essere il bilancio di previsione 2013, sia per la difficile congiuntura economica degli enti locali che per l’attuale vuoto dirigenziale nel settore competente.
“Abbiamo la necessità di avere una figura di alto profilo professionale – sottolinea – che possa collaborare con i nostri uffici alla compilazione del documento finanziario. Stretti dalla morsa delle prescrizioni derivanti dallo sforamento del patto di stabilità non abbiamo molti margini per muoverci, se non coi dirigenti attualmente in organico. Stiamo valutando anche la possibilità di avvalerci di professionisti esterni che a titolo gratuito svolgano questo compito per il Comune”.
Tra le deleghe di Piccitto anche l’Università. Questione oggetto di un confronto con la Provincia per stabilire una strategia condivisa. “Occorre rivedere l’intera struttura del consorzio i cui costi sono insostenibile. Se si dovesse prospettare l’ipotesi che il Comune diventi socio unico andremmo verso una gestione diretta, cercando di tutelare il più possibile i lavoratori”.
Confermata la linea dei ticket agli impianti sportivi, anche se nelle intenzioni dei sindaco c’è quella di rivedere il tariffario. “Per legge siamo obbligati ad introitare il 36% minimo per i servizi a domanda individuale e quindi non credo riusciremo ad azzerare del tutto i costi per le società sportive. Cercheremo di limitarli agli impianti maggiori e di recuperare il più possibile da altre entrate, non concernenti le attività sportive”.