Quattro componenti su dieci, appartenenti alla segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa hanno formalizzato le proprie dimissioni martedì sera, nel corso di una riunione nella sede di via Natalelli.
Si tratta di Riccardo Schininà, Alessandra Sgarlata, Alessandra Vicari ed anche il tesoriere Roberto Lo Frano.
Questa la pesante atmosfera che prelude alla riunione di coordinamento del partito, programmata per sabato, nel capoluogo, alla presenza del segretario regionale Giuseppe Lupo e di Enzo Napoli, membro del coordinamento regionale. Le dimissioni presentate sono il primo atto ufficiale che segue l’esito del voto dello scorso 24 giugno e non si esclude possano essere considerate la risposta alle decisioni assunte dai restanti componenti della segreteria, compreso il segretario Peppe Calabrese.
Solo dopo questo importante appuntamento, fissato per fare il punto della situazione ripercorrendo tutte le fasi che hanno portato al voto delle ultime amministrative, i protagonisti di questa scelta divulgheranno un documento in cui spiegano le loro ragioni, ad oggi preferiscono tacere. Anche il segretario Peppe Calabrese afferma di aspettare serenamente l’analisi del voto di sabato e di rimandare le dichiarazioni ad un secondo momento.
A rompere il silenzio è, invece, il neo eletto consigliere del Pd Mario D’Asta.
“Un gesto politico del quale non si può non prendere atto – commenta il neo consigliere comunale – a cominciare dal segretario. E’ necessario rilanciare subito una fase nuova che traghetti al congresso e che guardi oltre. Una fase che possa subito riconnettere la Città col nostro partito, contribuendo alla costruzione del bene comune. C’è tanta gente che vuole rientrare nel partito, e tante nuove persone pronte a dare il proprio contributo; anche a questi bisogna restituire una speranza attraverso una sana e buona partecipazione”. Ed intanto è di queste ore un lungo e articolato comunicato stampa a firma di Angela Barone, componente del II circolo del Pd ragusano. Un documento che la Barone definisce pro memoria in vista della riunione di sabato e dell’arrivo in città del segretario regionale Lupo. Un documento in cui la Barone compie una lunga disanima sui problemi del passato, anche recente, che hanno toccato tutti gli ambiti della città, dai centri storici alla riqualificazione urbana della città, dal porto di Marina di Ragusa al dramma economico di storiche realtà industriali costrette a chiudere, ed ancora alla politica urbanistica sino alla mobilità alternativa. A chiosa della nota si legge: “Allo stato attuale, tuttavia, altro non resta che tentare di ritornare alla normalità della contrapposizione tra forze politiche diverse ed alla ricomposizione dell’unità all’interno del Partito Democratico, possibili solo se tutti coloro, nessuno escluso, che hanno voluto la realizzazione di questa coalizione, faranno un doveroso passo indietro”.