Finisce un incubo per la Cooperativa Quetzal di Modica, che lo scorso 20 giugno ha visto finalmente la fine del commissariamento a cui la Regione aveva dato avvio lo scorso ottobre.
Stamattina il rinnovato consiglio d’amministrazione – composto dal Presidente Angelo Migliore, dal vice Saro Guarrasi e da Monia Berti – hanno voluto ripercorrere la vicenda e in qualche modo “rivendicare” un atto di giustizia nei confronti dell’immagine della Quetzal, che da ben 18 anni opera a Modica ed è fortemente impegnata sul fronte del commercio equo e solidale.
Come si ricorderà, la vicenda ebbe inizio alla fine del 2010, con l’esposto presentato in Regione da parte dell’ex direttore generale, licenziato dalla Cooperativa, e da un socio.
L’esposto portò a un’ispezione da parte dell’Assessorato alle Attività produttive, durata 7 mesi, fino al giugno 2011: l’ispezione si concluse con un verbale che chiedeva la liquidazione della Cooperativa. “Ma a gennaio dello stesso anno, in verità – hanno ricordato stamattina Migliore e Guarrasi – l’ispezione ordinaria di Confcooperative era giunta a conclusioni opposte, proprio sottolineando i progressi fatti dalla cooperativa che, con la nuova dirigenza successiva al licenziamento del direttore generale, aveva finito di regolarizzare anche le mancanze che si erano rilevate in precedenza”.
Nel luglio del 2011 la Cooperativa presentò una memoria difensiva, per smentire una ad una le accuse di irregolarità e illegalità contenute nel verbale. A ottobre l’Assessorato regionale decise per l’accantonamento della liquidazione e propose il commissariamento ordinario. Nel novembre 2011 la Quetzal presentò una nuova memoria difensiva. Tuttavia il Commissariamento fu reso esecutivo con decreto firmato dall’allora presidente della Regione Raffaele Lombardo, una settimana prima delle elezioni regionali dell’ottobre 2012.
I due commissari, il dott. La Fauci e la dott..ssa Di Gregorio, hanno lavorato in questi mesi, portato a termine il loro lavoro e stabilito, alla fine, di restituire la gestione della cooperativa a un cda regolarmente eletto dall’assemblea degli oltre 50 soci.
“Questa vicenda poteva anche concludersi diversamente – ha commentato Sara Ongaro, che si occupa tra l’altro delle relazioni esterne della Cooperativa – e non è detto che in futuro non possano ripresentarsi situazioni spiacevoli. Tuttavia questo momento è per noi l’occasione per riaffermare la sostanza del nostro operato, l’onestà con cui questa Cooperativa viene portata avanti e la piena aderenza delle attività al suo scopo sociale, legato al commercio equo e solidale. Ricordiamo che abbiamo sempre agito e agiamo anche come presidio di legalità sul territorio, che abbiamo sei dipendenti tutti assunti secondo contratti nazionali a tempo indeterminato, nonostante la crisi. Questa è per noi una vittoria per il solo fatto che ci ha rafforzati, per il fatto di non esserci mai piegati e di aver continuato a lavorare senza fermarci nemmeno un giorno, per la dignità che abbiamo imparato pur dentro una vicenda difficile e dolorosa”.
Stamattina era presente anche il presidente provinciale di Confcooperative Gianni Pulino: “Non è secondario il fatto che oltre 60 cooperative, tra cui alcune internazionali, abbiano dichiarato in questi anni la loro solidarietà alla Quetzal, attestando la serietà del lavoro di questa realtà. Il fatto che la Cooperativa sia andata avanti in modo così determinato nonostante tutto, serve da insegnamento anche per tutte quelle attività che stanno chiudendo o i cui titolari dimostrano demotivazione e segni di resa. La cooperazione assume un’importanza specifica proprio nei momenti di crisi, perché si sta insieme, si è uniti, si fa rete: questa storia, di cui siamo orgogliosi, dimostra che si tratta di uno strumento che è una leva di resistenza e di crescita economica”.