Alcuni consiglieri, infatti, anche del PD, hanno fatto fronte comune con l’opposizione votando a favore del rinvio del documento in Commissione Assetto Territoriale e mettendo quindi in discussione la tenuta stessa del governo della città. “E’ successa una cosa che non si era mai vista – ha commentato l’assessore alla Pianificazione e gestione del territorio e all’Urbanistica di Vittoria, Gianni Caruano – perché all’ing. Erbicella, che ha redatto lo schema di massima, non è stato consentito nemmeno di presentarlo e di esporlo. E’ vero che alcune cose vanno riviste e corrette, e lo si deve fare presto e bene, ma qui siamo davanti a forze estreme che deliberatamente vogliono affondare il piano a prescindere e non si rendono conto che la città ne ha bisogno per la sua crescita. Lo schema –spiega ancora Caruano – viene da una delibera di giunta dell’anno scorso che è stata ampiamente discussa prima di arrivare in consiglio comunale, dove i consiglieri avrebbero almeno dovuto ascoltare prima di bloccare tutto. Credo non sia mai accaduto in consiglio comunale che a un tecnico venisse proibito di riferire sul proprio lavoro e di rispondere nel merito dei rilievi svolti. Se questo schema verrà fatto naufragare ne deriverà solo un grave danno per le aspettative della città perché si rinvierebbe la soluzione ai problemi dei lotti interclusi e delle aree non più pubbliche ma neanche utilizzabili dai privati e non si potrebbe decidere nemmeno su molte cose relative allo sviluppo di Vittoria che ha esigenze molto diverse rispetto a quelle di dieci o venti anni fa. Esigenze in parte previste dal nuovo prg soprattutto per quanto riguarda la fascia costiera dove si potrebbe procedere con interventi finalizzati alla crescita turistica e al recupero ambientale senza penalizzare chi ha la sua azienda agricola proprio sul litorale. Adesso, invece, tutto deve tornare in Commissione Assetto Territoriale – conclude Caruano – con un’ulteriore perdita di tempo perché questa Commissione aveva già valutato lo schema di massima e ne aveva già discusso con gli organi preposti e le associazioni di categoria”. Sulla stessa linea il Presidente del Civico Consesso, Di Falco, che ha chiesto ai consiglieri di ascoltare prima di criticare. Di tutt’altro avviso, invece, il consigliere comunale di SEL, Enzo Cilia, secondo cui “dovrebbe essere l’ingegnere Erbicella ad ascoltare il consiglio comunale ed ad attuare le sue direttive, cosa che finora non ha fatto nonostante la miriade di riunioni della Commissione Assetto Territoriale e gli incontri pubblici con la città. Si tratta di uno schema – aggiunge Cilia – che non rispecchia le direttive del Consiglio comunale del 2008 e che a distanza di un anno rimane uguale a se stesso”.
Anche gli esponenti dell’UDC si sono opposti al Prg e hanno votato contro i proponimenti della maggioranza, coerentemente con la linea d’opposizione già manifestata altre volte con voti determinanti.
“Il PRG è un atto fondamentale per la città che va condiviso e non certo approvato a colpi di maggioranza” ha dichiarato Giovanni Moscato, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “Dev’essere uno strumento di sviluppo e non di speculazione. Nel 2008 abbiamo votato delle direttive ben precise che al momento non sembrano essere state rispettate e abbiamo ottenuto un rinvio proprio per approfondire e chiarire tali dubbi”.