Stamani alle nove ha avuto inizio la seconda prova scritta per l’esame di Stato, che è diversa da istituto a istituto, in base all’indirizzo di studi. Archiviata la prima prova di ieri e allentata, leggermente, la tensione, oggi anche gli studenti iblei sono stati impegnati a fare il secondo scritto che è stato, certamente, più rispondente a quanto si attendevano. Comparazione che scaturisce dalle tracce nella prova di italiano di ieri, che sono apparse4, in alcuni casi, inusuali e non certe attese. Stamani gli studenti del liceo classico hanno affrontato la versione di latino, quelli dello scientifico il compito di matematica e al linguistico gli studenti si sono misurati con la lingua straniera. Pedagogia, per il liceo pedagogico e disegno geometrico, prospettiva e architettura per il liceo artistico. Per gli istituti tecnici e professionali materie che hanno avuto una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Un compito, quest’ultimo, che per le peculiarità di svolgimento ha consentito un tempo massimo di esecuzione di otto ore. La versione dal latino scelta per i maturandi del classico è stato un brano di Quintiliano, “Omero, maestro di eloquenza”. Problemi con funzioni e un nutrito questionario che spazia dalla matematica alla geometria per il secondo scritto al liceo Scientifico. Chiusa anche questa seconda fase, l’attenzione è adesso rivolta a lunedi mattina, quando con il cosiddetto quizzone, si chiuderà la fase egli scritti. Gli studenti, per la terza prova, si dovranno cimentare in una sorta di questionario, le cui tracce individuate riguardano tutte le materie e il programma di studi compiuto. Il tempo a disposizione in questo caso sarà ridimensionato rispetto quello avuto a disposizione negli altri due scritti.
