Deve tornare in carcere Emanuele Melfi, vittoriese, 38enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio.
Nel settembre 2010 aveva rapinato una gioielleria del centro di Vittoria. In concorso con altre persone non identificate, col volto travisato e facendo intendere di essere armato di pistola, aveva bloccato e gettato a terra la contitolare della gioielleria, minacciandola di “ammazzarla” se non gli avesse consegnato le chiavi della cassaforte e si era impossessato di gioielli di bigiotteria che aveva prelevato da alcuni cassetti.
Per tali motivi Melfi nell’ottobre 2010 era stato tratto in arresto dalla Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa. Successivamente ere stato condannato alla pena di tre anni e due mesi di reclusione e nel settembre 2011 era stato dimesso dalla Casa Circondariale e messo agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Tuttavia, la Procura della Repubblica di Ragusa, ritenendo di dovere cumulare alla predetta pena inflitta per la rapina, una precedente pena ad anni uno e mesi 2 di reclusione alla quale Melfi era stato condannato nel 2008 per tentato furto in concorso, e di dovere revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena comminata appunto per il furto, ha ottenuto dal Giudice dell’esecuzione la revoca del benefico della sospensione della pena, ed ha determinando la pena complessiva da espiare in regime di detenzione carceraria, in anni 4, mesi 3 e giorni 29 di reclusione, che decorrono dal 5 ottobre 2010.
Per tali motivi, il 38enne è stato prelevato nel pomeriggio di ieri dagli agenti del Commissariato di Vittoria e tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.