E’ stato proprio il comandante della Guardia Costiera pozzallese ad illustrare questa mattina i dettagli dell’operazione. Innanzitutto più attenzione al fenomeno degli sbarchi che con l’arrivo improvviso dell’estate sono aumentati in maniera esponenziale. Novità di quest’anno è però la rotta che appare leggermente diversa rispetto a quella degli anni passati. Le imbarcazioni di disperati arrivano con più frequenza, quasi una ogni notte, sul siracusano ed in particolare nella zona di Portopalo. Tassara però non ha escluso un ritorno alle rotte “nostrane”. Per la sicurezza in mare è stata rimarcata l’importanza del 1530, il numero di emergenza in mare per l’appunto. Se viene chiamato da un telefono fisso, la chiamata viene dirottata automaticamente alla centrale operativa di Pozzallo. Se invece la telefonata parte da un cellulare bisognerà prima parlare con la centrale di Roma che provvederà poi a smistare la richiesta di soccorso. Importanti le raccomandazioni ai sub. Non andare mai da soli e massima attenzione all’apnea, anche alla luce della tragica scomparsa del sub Bruno Bufardeci lo scorso Capodanno. “Non ci stancheremo mai di ripetere – sottolinea il comandante Tassara – quanto sia importante uscire almeno a coppia nelle immersioni. Diverse vite sono state salvate dalla presenza di un compagno di immersione. A volte anche un secondo in più può essere fatale”.