Centro di via Berlinguer, le associazioni fanno fronte comune contro la scelta commissariale

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Levata di scudi da parte del mondo del volontariato ibleo, rappresentato dall’associazione Anffas Onlus Ragusa, il CSR – AIAS Ragusa ed il Coordinamento PRO Diritti H, contro l’atto del Commissario straordinario al Comune Margherita Rizza che dispone il cambio temporaneo di destinazione d’uso relativo alla comunità alloggio e casa protetta per anziani e disabili di via Berlinguer.
“Da anni operiamo nel territorio ibleo – sottolineano i rappresentanti delle associazioni in conferenza stampa – e non ci fidiamo affatto della temporaneità del provvedimento. Troviamo sconvolgente il percorso scelto dal Commissario la quale, in scadenza di mandato, si occupa di tematiche che vanno ben al di fuori dell’ordinaria amministrazione”.
“La struttura – ricorda Franco Brugaletta, Presidente Anfass – è stata inaugurata nel marzo del 2012 e da allora l’amministrazione non più convocato tavoli tecnici a riguardo. Siamo rimasti molto perplessi nell’apprendere che il lavoro di anni potrebbe adesso andare in fumo. L’edificio, costruito con fondi regionali e comunali, potrebbe rappresentare una soluzione per tutte le famiglie di persone con disabilità, angosciate dal futuro del proprio congiunto, quando magari non ci sarà più nessuno a poter provvedere ai numerosi bisogni”.
“Un progetto nato diversi anni fa – continua Giovanna Di Falco, Presidente CSR AIAS Ragusa – per dare spazio per tutte le associazioni del settore. I locali sono estremamente moderni, funzionali ed architettonicamente adeguati per accogliere disabili. Crediamo sia un vero spreco di contributi pubblici quindi assegnare a questo stabile la funzione di semplici uffici per la Polizia Municipale, una destinazione d’uso che non richiede certo tutti gli accorgimenti tecnici che lo stabile di via Berlinguer dispone”.
“Siamo esacerbati da questa scelta – afferma Sabina Fontana, presidente del Coordinamento PRO Diritti H – che sorpassa con indifferenza e superficialità un lungo iter avviato, in collaborazione con le precedenti amministrazioni, per tutelare i diritti delle persone con disabilità. Non esiste priorità di bilancio che tenga e indigna la motivazione del provvedimento, ovvero che per prevenire il fenomeno di depauperamento per vetustà e di atti vandalici sia meglio destinare la struttura ad un diverso utilizzo invece che lavorare affinché il centro per anziani e disabili possa finalmente divenire realtà”.
Le associazioni si aggrappano alla delibera del 14 giugno firmata dal segretario generale, d’ordine del Commissario straordinario, che dispone per motivi di opportunità di attendere la fine delle operazioni elettorali prima di avviare le attività propedeutiche per il nuovo impiego dell’immobile.
“Il settore dei Servizi sociali ha sempre coinvolto e dialogato con le associazioni – conclude Salvina Cilia, direttrice Anfass – e questo pretenderemo dalla futura amministrazione. Risposte concrete in direzione di una struttura attesa da anni dalle famiglie dei soggetti con disabilità. Siamo pronti a fare la nostra parte ma saremo preparati anche alla mobilitazione se una tale decisione fosse confermata”.