Gli investigatori sono impegnati a 360°per meglio verificare e circoscrivere il movente che avrebbe mosso il bidello Salvatore Lo Presti ad esplodere i cinque colpi di pistola, calibro 7,65, regolarmente detenuta. Tre quelli andati a vuoto, due quelli che hanno colpito la vittima alla zona addominale, provocandole una emorragia interna fulminante. Intanto, è emerso un altro particolare. Pare che il Lo Presti, la cui follia omicida è stata fermata da un suo eroico collega che lo ha immobilizzato, avesse all’interno di un guanto in lattice, nascosto nel calzino, altre venti cartucce. Ed intanto stamani ha creato un certo allarmismo la notizia falsa che in poche ore, stamani, si sarebbe diffusa a Vittoria, secondo cui Salvatore Lo Presti, rinchiuso al carcere di Ragusa, si sarebbe tolto la vita. Addirittura sarebbero giunte al centralino del commissariato di polizia di Vittoria diverse telefonate per verificare la notizia. Come detto si tratta di una notizia priva di fondamento, come confermato anche dal dirigente del commissariato di polizia di Vittoria, Rosario Amarù che personalmente, per fugare qualunque dubbio stamani ha avuto contatti telefonici con la casa circondariale di contrada Pendente. L’omicida si troverebbe in un regime di massima sicurezza, e sarebbe sorvegliato in modo continuo e costante.