Divieto di avvicinamento per stalker ragusano

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La vittima è una quarantenne ragusana con la quale nel recente passato, il presunto stalker aveva convissuto. La misura cautelare, eseguita dagli uomini della squadra mobile di Ragusa, è scattata dopo una serie di azioni vessatorie, inflitte alla vittima ed estese anche all’attuale compagno. Si sarebbe trattato di intrusioni nella vita privata della donna con appostamenti e inseguimenti per le vie cittadine, culminate con aggressioni fisiche per entrambi, comunicazioni anche telefoniche ripetute e indesiderate. Tutto ciò avrebbe provocato alla malcapitata un grave disagio psichico e un giustificato timore per la sicurezza personale propria e della persona a lei vicina, sino al punto da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere la quotidianità. La vita della vittima dopo la fine del rapporto di convivenza – a detta degli investigatori – era diventata gravosa per il concreto timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa anche per la gestione della quotidianità e incontrare gli amici. La condotta assillante posta in essere dal persecutore era finalizzata al tentativo di recuperare il precedente rapporto e successivamente, vista la risposta negativa, per vendicarsi sia per essere stato “mollato” ma anche del nuovo rapporto sentimentale intrapreso dalla vittima. Al termine degli esiti investigativi, forniti dalla «sezione specializzata» della Squadra Mobile, è stata emessa la misura cautelare dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del pubblico ministero Claudia Maone.