“Da oggi – ha spiegato Enzo taverniti, Presidente Sac – in poi bisogna pensare alla crescita dell’aeroporto di Comiso in sinergia con quello di Catania, creando il sistema aeroportuale del Mediterraneo. Basta polemiche, fermo restando che non muto certo il mio giudizio sui tempi dell’apertura, a mio avviso sbagliati. Da metà agosto, presumibilmente, cominceranno i voli di linea su Comiso ed è necessario che Soaco e Sac stiano in completa sintonia e complementari, per programmare la crescita non solo dello scalo, ma dell’intero territorio della Sicilia sud orientale». «La conferenza stampa di oggi – ha evidenziato Gaetano Mancini, amministratore delegato Sac – è servita a evidenziare, dati e documenti alla mano, l’interesse e l’impegno di Sac manifestati fin dal primo momento su Comiso, nonché a sottolineare quale sia la politica che la capogruppo Sac intende mettere in campo per garantire lo sviluppo di tale importante infrastruttura. In merito alle polemiche di questi giorni, desidero far notare come la posizione della Sac sia stata semplicemente quella del classico buon padre di famiglia, preoccupato che si possano generare costi senza ricavi. Ci sarebbe piaciuto registrare, rispetto a tale problema, una risposta nel merito, piuttosto che una generica accusa di disimpegno. Del resto, pongo una domanda: non sarebbe stato meglio utilizzare le risorse che si stanno impiegando in questi giorni per incentivare il traffico sullo scalo di Comiso, piuttosto che supportare costi a vuoto? Penso che il Comune di Comiso, che partecipa pro quota al 35% di questi costi, dovrebbe anch’esso porsi la medesima domanda. Ora, comunque, bisogna andare oltre le polemiche e guardare agli interessi reali dell’aeroporto di Comiso. Tutti gli studi e l’esperienza pratica (vedi Forlì e Rimini) ci dicono delle difficoltà nella sostenibilità degli aeroporti con traffico al di sotto del milione di passeggeri l’anno. Occorre quindi una politica di sviluppo integrato tra i due scali, finalizzata a una forte specializzazione di entrambi”.