Si faceva fare ricariche online fraudolente, denunciato un 48enne di Pachino

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I Carabinieri della Stazione di Ispica, a conclusione di attività d’indagine avviata a seguito della denuncia presentata 7 giorni fa dal titolare di un bar-ricevitoria di Ispica, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modica L.B., 35enne censurato originario di Pachino (SR), ritenuto responsabile di truffa.
L’indagato, mediante artifizi e raggiri consistiti nel presentare alla parte offesa documenti di identità contraffatti riconducibili all’ignaro fratello 30enne, è riuscito a farsi accreditare una ricarica online di 264 € sulla sua carta di pagamento prepagata senza liquidarne il corrispettivo al gestore della ricevitoria.
In dettaglio, il denunciato – dopo essersi fatto fare la ricarica dal titolare del bar – al momento di pagarne il corrispettivo ha chiesto di utilizzare la carta di credito. Ben consapevole dell’impossibilità di eseguire l’operazione richiesta ha quindi riferito di non avere contanti e, pertanto, chiedeva di poter andare al bancomat più vicino a prelevare i soldi. A titolo di garanzia il truffatore ha lasciato al bar il suo documento di identità. A questo punto il titolare del bar lo ha lasciato andare via nella speranza di vederlo tornare con i soldi. La speranza del commerciante si è ben presto tramutata in rabbia; vista la truffa subita si è rivolto subito ai Carabinieri di Ispica che, dopo aver acquisito la sua denuncia querela, hanno avviato gli accertamenti del caso sequestrando il documento di identità utilizzato dal truffatore.
Documento che è risultato essere di L.M che ne aveva denunciato lo smarrimento nel 2005 e su cui il truffatore ha artificiosamente applicato la sua fotografia.
Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri sulle coordinate della carta di pagamento utilizzata dal truffatore hanno permesso di risalire alla sua identità scoprendo che si tratta del fratello del titolare del documento contraffatto utilizzato.