Giunta: “Modica sarà protagonista della programmazione europea”

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E’ stato già perso fin troppo tempo, troppe occasioni mancate, cui non è stato dato il giusto peso, non sono state colte adeguatamente le possibilità che arrivano dall’Unione Europea. Ecco perché, avvalendomi nella mia squadra assessoriale di un esperto come Michele Gugliotta, ritengo che un obiettivo importante per un ente comunale come quello modicano, sarà l’impegno massimo per occuparsi con competenza della programmazione europea 2014-2020 in modo da poter crescere e portare nuove risorse sul territorio. Un’opportunità che in passato non è stata adeguatamente sfruttata e nel nuovo ruolo che dovrà avere il Comune di Modica, quale capitale del Sud Est ripartendo anche dal suo passato di città della Contea, quella dei fondi comunitari è un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Nella nuova programmazione ci saranno enormi opportunità di recepire risorse per il nostro territorio e noi vogliamo essere gli artefici di un cambiamento storico. La destinazione dei fondi non si subisce ma si determina, e occorre agire ora, perché è in questi giorni che si decide, ai tavoli di concertazione regionali. Le linee europee del Fondo di Sviluppo Regionale (Fers) orientano le risorse verso tre grandi tematiche: efficienza energetica; ricerca e innovazione; competitività delle piccole e medie imprese. Ma ci sarà spazio anche per fondi destinati alla messa in sicurezza del territorio, alle infrastrutture e all’inclusione sociale. Occorre progettare opportunamente e noi, come squadra, abbiamo le giuste competenze oltre a determinazione e conoscenza dei bisogni locali. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un progetto condiviso con le esigenze della città, puntando sull’esaltazione delle specificità territoriali che tutto il mondo ci invidia. Noi lavoreremo con due strumenti: la redazione del Pit (Piano Integrato Territoriale) e la costituzione di un organismo intermedio, modello Gal. La caratteristica di uno strumento come il Pit è quello di raggiungere una maggiore efficacia degli interventi attraverso la concentrazione di risorse su territori omogenei, federando gli interventi intorno ad un’unica “idea forza”. L’organismo intermedio determina invece, su ciascun asse di intervento, i fondi da destinare al territorio e non si ferma alla sola programmazione regionale ma arriva a fondi di diretta erogazione comunitaria. L’organismo intermedio, modello Gal, ha una propria autonomia di assegnazione dei fondi all’interno del territorio ed il pregio di bypassare molti dei passaggi a livello burocratico regionale. Fino ad oggi non abbiamo saputo costituire una regia locale sui fondi europei. Noi sappiamo come fare puntando su ambiti specifici come il settore agroalimentare e artigianato, dove si osserva l’estrema qualità di molti produttori ma la scarsa corrispondenza di sbocchi commerciale. Per il settore turistico, il primo passo avanti è stato fatto con la costituzione del consorzio che gestirà gran parte della tassa di soggiorno, ma il problema è quello di un tasso di occupazione basso che si ripercuote su tutta la filiera. Occorre fare promozione all’estero, individuando quei mercati interessati alla nostra storia, ma anche migliorare i servizi per il turista. Per quanto riguarda i settori energia, rifiuti, edilizia e impresa di nuova costituzione, il piano prevede i fondi per il recupero dell’esistente per fare piccole attività imprenditoriali in un’ottica di filiera, in modo da incentivare le nuove attività di impresa. Non ultimo, un settore bistrattato da tutti che dovrebbe essere il motore del mondo, cioè la cultura. Noi ci batteremo per avere fondi perché finalmente possa ripartire a Modica.