Ha disatteso il provvedimento degli arresti domiciliari ed è finito in carcere a Ragusa. E’ quanto accaduto, sabato notte, ad un modicano 35enne, fermato, nel corso di un controllo delle pattuglie della polizia stradale in contrada Castiglione, a bordo di un taxi, di rientro dall’aeroporto di Catania. Fermato il taxi per un controllo, il 35enne avrebbe dichiarato agli agenti di sentirsi male e dunque, a bordo di un’ambulanza, è stato trasportato in ospedale per essere sottoposto ad accertamenti. Gli agenti, nel frattempo, hanno verificato, tramite il centro dati, che il 35enne risultava essere agli arresti domiciliari, disposti dal Tribunale di Modica lo scorso 7 marzo per il reato di utilizzo indebito di carte di credito, per cui, dopo gli accertamenti sanitari, risultati negativi, è stato arrestato e condotto al carcere di Ragusa, su disposizione del pubblico ministero Marco Rota. Dalle contestuali indagini avviate in ufficio, nonostante la misura degli arresti domiciliari, è emerso che il giovane modicano era solito utilizzare il taxi per spostarsi e raggiungere l’aeroporto di Catania; episodio che si è puntualmente verificato anche sabato notte. Dalla ricostruzione fatta, pare che da Modica si era recato all’aeroporto di Catania a bordo del taxi, ma questa volta, al rientro è stato fermato dalla pattuglia. Per il giovane sono scattate le manette con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. Nell’ambito dei servizi svolti nel fine settimana, le pattuglie hanno proceduto alla denuncia di due automobilisti per guida in stato di ebbrezza
A Marina di Ragusa e a Pozzallo, sono stati sottoposti all’alcoltest decine di conducenti. Sono stati trovati positivi un ragusano di 21 anni, con un tasso di 0,56 ed una sciclitana di 34 anni, con un tasso di 1,03. Ai due è stata ritirata la patente. Inoltre, con l’utilizzo del Telelaser sulla Modica Pozzallo, gli agenti hanno proceduto alla contestazione di nove infrazioni ed il ritiro di due patenti per il superamento di oltre 40 km orari del limite di velocità.