Il controverso tema dei metodi di riscossione crediti da parte dell’ex Serit è stato ieri sera al centro della seduta del consiglio comunale di Vittoria. Diversi i punti all’ordine del giorno ma, com’era prevedibile, la discussione è stata infine incentrata solo sul primo denominato: “Documento condiviso dalle forze politiche e sociali su atteggiamento vessatorio e persecutorio di Riscossione Sicilia, ex Serit”. La seduta si è aperta con una dichiarazione di vicinanza alla famiglia Guarascio e una riflessione sul fatto che spesso – hanno sostenuto alcuni consiglieri – enti di riscossione come Equitalia e Serit siano drammaticamente forti con i deboli e deboli con i forti. Dopo il minuto di silenzio in memoria di Giovanni Guarascio il Vicepresidente La Marmora ha dato lettura della lettera aperta redatta dalla CNA con la quale si chiedono, tra le altre cose, interventi urgenti in tema di impignorabilità della prima casa.
Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo del Movimento Territoriale Democratico, Francesco Aiello, che in un accorato intervento ha ribadito con forza il concetto, condiviso all’unanimità, secondo cui la prima casa non va mai toccata e che gli enti deputati alla riscossione devono trovare altri sistemi per entrare in possesso delle somme loro dovute. “Il problema è noto da anni ma solo ora sta forse finalmente maturando nelle coscienze. In questa battaglia che la città di Vittoria si sta intestando vanno coinvolti tutti i parlamentari iblei. Dobbiamo insistere, inoltre, affinchè la Serit faccia qualcosa anche in tema di fermi amministrativi. E per questo basterebbe cambiare alcuni punti del regolamento alla base del sistema”.
“Dobbiamo far arrivare la nostra voce alla Camera e al Senato” ha proseguito Giovanni Moscato, Fratelli d’Italia. “Accanto ai mezzi leciti sono tanti i mezzi illeciti che Equitalia e Serit utilizzano per la riscossione dei crediti sulla pelle dei poveri italiani onesti e non è possibile, ad esempio, che un cittadino che contrae un debito di 10.000 euro si ritrovi ad avere pignorati debiti per un valore di entità molto superiore a causa degli interessi. Sono troppe le cose che non vanno. Se mi fanno una multa e non la posso pagare non si può arrivare al fermo amministrativo, non è più tollerabile! Così come si deve urgentemente mettere mano al problema del DURC, capace di mettere al muro pure gli imprenditori creditori e non solo i debitori. Rateizzare di più e più a lungo nel tempo. Questa potrebbe essere una soluzione”.
Il dibattito si è protratto fino a tarda serata con gli interventi della quasi totalità dei consiglieri e si è concluso con l’approvazione, all’unanimità, del documento elaborato dalla CNA, in rappresentanza della quale erano presenti in aula il Presidente Santocono e il responsabile organizzativo Stracquadanio.
In modo unanime, poi tutti i consiglieri hanno dichiarato la propria adesione alla manifestazione in programma domani sera in Piazza del Popolo a Vittoria, organizzata proprio da CNA e Confcommercio, per dire basta all’attuale sistema di riscossione dei crediti.