Il presidente della Regione Rosario Crocetta a Ragusa per sostenere la candidatura a sindaco di Giovanni Cosentini. L’apertura della campagna elettorale, all’auditorium della Scuola regionale di sport di Ragusa, è stato, ieri sera, un grande momento di confronto alla presenza di due assessori regionali, Michela Stancheris al Turismo e Dario Cartabellotta all’Agricoltura, del segretario regionale del Partito Democratico Giuseppe Lupo, della senatrice Pd Venerina Padua, dei deputati regionali Orazio Ragusa, Pippo Digiacomo e naturalmente Nello Dipasquale. E’ proprio al deputato ibleo della Lista Crocetta-Il Megafono che si rivolge il presidente provinciale di Territorio Michele Sbezzi: “Noi non guardiamo più a destra o sinistra ma guardiamo avanti, attraverso un progetto che costruiamo da tempo nella continuità e che adesso con Giovanni Cosentini, affiancato da una squadra preparata ed entusiasta e con il sostegno di Territorio, Ragusa Domani, movimento “Il Megafono” e dei partiti Pd e Udc, riuscirà a superare i risultati finora ottenuti. Sappiamo tutti che potremo sempre contare su Nello, perché questo è un percorso che parte da lui”. “Di grilli parlanti ne abbiamo fin troppi – aggiunge Dipasquale – la città ha invece bisogno di coloro che vogliono lavorare insieme e costruire un futuro ancora più solido. Questo è un laboratorio politico nato grazie ai sacrifici di molti, del Partito Democratico e Peppe calabrese, ma non solo. Noi abbiamo avuto il coraggio di fare scelte difficili ma siamo stati premiati dal consenso dei cittadini che hanno riconosciuto in noi quella classe dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità. Il nostro obiettivo sarà quello di puntare alla vittoria al primo turno ed evitare un insidioso ballottaggio”. “La vera scommessa della coalizione che sostiene Giovanni Cosentini – aggiunge il segretario Lupo – si basa su di una piattaforma programmatica che guarda ai bisogni veri di questa città. Ragusa, definita isola nell’isola, città virtuosa. Sugli interessi del capoluogo ibleo certamente vi è stata una convergenza di intenti sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione. Forze politiche che hanno lavorato bene ma che adesso hanno la possibilità di convergere verso una nuova fase, in nome della responsabilità che i grandi partiti come il Pd non possono non sentire”. Una ovazione ha accolto il candidato sindaco sul palco. “Alle spalle ho 150 amici candidati che stanno condividendo con me ogni momento di questa campagna elettorale – ha spiegato un visibilmente emozionato Giovanni Cosentini – e sono sicuro che insieme faremo grandi cose. Mi reputo l’umile protagonista di una storica pagina politica che grazie a tutti voi potremo scrivere per questa città che amiamo enormemente”. Infine l’intervento del presidente della Regione, “del quale siamo tutti veramente orgogliosi” ha puntualizzato Cosentini prima di dargli la parola. “La Sicilia non più a rischio di fallimento – esordisce Rosario Crocetta – e questo è il primo grande risultato ottenuto. Abbiamo trovato una situazione drammatica alla Regione ed uscirne è stata veramente una ardua impresa. Questi pochi mesi di lavoro sono già stati sufficienti per ottenere altre vittorie, dai fondi per i salari dei precari allo sblocco delle trimestralità riservate ai comuni. Stiamo lavorando con le nostre forze – continua – non chiedendo l’elemosina a nessuno. A Roma ci siamo andati per rivendicare il rispetto per l’articolo 37 del nostro Statuto e pretendere che le imprese che producono in Sicilia paghino qua le loro tasse. La nostra Regione adesso è un laboratorio politico all’avanguardia, molto più vicino all’Europa. Siamo stati i primi ad ottenere una legge elettorale sulla parità di genere. Finalmente l’elettore potrà dare una doppia preferenza e concretizzare una vera competizione tra uomini e donne. Siamo stati i primi a varare il riordino degli enti territoriali, abolendo le province ma tutelando le potenzialità dei territori. Non abbiamo recepito quel modello di macroaree previsto dal governo nazionale ma un sistema di consorzi di liberi comuni che, pur assicurando un taglio netto ai costi della politica, mantenga gli equilibri sistematici, economici, sociali e produttivi. Ragusa pertanto rimarrà l’ente capofila di questa nuova aggregazione politica, più snella e funzionale. Questi alcuni passaggi delle nostre battaglie all’Assemblea regionale – conclude il governatore – che danno l’idea di dove la ‘rivoluzione’ che abbiamo promesso ai siciliani ci potrà portare. Una rivoluzione che Giovanni Cosentini con la coalizione che lo sostiene potrà ben incarnare”.