Caso Guarascio, la Procura sequestra gli atti

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La Procura della Repubblica di Ragusa ha emesso ieri due decreti di sequestro per gli atti che riguardano la vicenda del vittoriese Giovanni Guarascio.  

Il primo riguarda tutto il rapporto debitorio che esisteva tra il Guarascio e la banca, per capire come, da un debito di 10mila euro, si sia potuta innescare una procedura esecutiva che ha poi portato alla messa all’asta dell’immobile.

Il secondo è il carteggio del Tribunale nel quale si ricostruisce tutta la procedura. La delega delle indagini, che dovranno portare ad accertare eventuali ipotesi di turbativa d’asta, è stata data alla Guardia di finanza della tenenza di Vittoria.

Proprio ieri il Codacons ha comunicato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa contro la banca che ha messo all’asta la casa di Giovanni Guarascio. Nell’esposto l’associazione chiede di aprire una indagine nei confronti dell’istituto di credito che è stato coinvolto nella vicenda, proprio allo scopo di accertare se il comportamento della banca possa configurare eventuali reati, come l’istigazione al suicidio. Il Codacons chiede inoltre alle istituzioni, a tutti i livelli, di studiare un provvedimento volto a sospendere gli sfratti e le vendite delle prime case da parte degli istituti bancari per quei cittadini i cui redditi annui non superino i 20 mila euro. L’associazione per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori invita inoltre gli utenti che rischiano di perdere la propria abitazione a causa delle banche a segnalare la propria storia inviando una mail a [email protected], così da permettere al Codacons di inoltrare analoghe iniziative legali contro gli istituti di credito più spietati.