A qualche giorno dall’annuncio della segreteria provinciale dell’Udc di rimodulazione del partito a Vittoria, Giovanna Ragusa ha deciso di lasciare lo scudo crociato.
La stessa spiega di aver appreso dalla stampa di essere stata esautorata dall’incarico di coordinatrice cittadino e di aver maturato questa decisione in solitudine soprattutto a seguito degli atteggiamenti poco chiari tenuti dai vertici provinciali del partito, i quali, sottolinea, “non hanno avuto l’ardire di comunicare nel corso della riunione di sabato scorso, alla presenza del ministro Giampiero D’Alia, che erano state assunte decisioni diverse per Vittoria. Lascio il partito e quindi non accetto l’incarico di coordinatrice per le pari opportunità- dichiara l’ex coordinatrice cittadina del partito- perché mi sembra un ripiego per fa sì che venga esautorata dal ruolo principale che mi era stato dato un paio di mesi fa. Tra l’altro, dalle parole del nuovo coordinatore, Angelo Giacchi, abbiamo tutti saputo che già da dieci giorni i consiglieri comunali appartenenti all’Udc, Barrano e Sanzone, gli avevano chiesto di ricoprire questo ruolo. In base a queste indicazioni, quindi, il Segretario Provinciale non ha potuto fare altro che prendere atto di questa decisione dei consiglieri e, di conseguenza, esautorarmi dall’incarico di coordinatore del partito e darmi il solito contentino, che poi si dà alle donne, di coordinare le pari opportunità”.
Ragusa, inoltre, spiega di non trovarsi più nella linea scelta dal partito a livello nazionale: “Questo partito, a livello nazionale- aggiunge- non rispecchia più quelli che sono i miei ideali ed il mio modo di fare politica. Io che sono donna del popolo non posso accettare che Casini che vada ad infilarsi in ‘Scelta Civica’, partito dei banchieri e quindi non posso più avere a che fare con questo tipo di partito politico”.
Attualmente, nonostante le varie proposte, Giovanna Ragusa non pensa di abbracciare altri partiti. “Per adesso- aggiunge, infatti,- sto ricevendo diverse telefonate da parte di associazioni, di gente che vuole unirsi ai movimenti che nulla hanno a che fare con i partiti ed i politici. Mi hanno già chiesto di aiutarli in queste battaglie, che sono battaglie per i cittadini. Valuterò più avanti se scegliere di lavorare con questi o altri movimenti che nasceranno. Di fatto è la mia natura quella di spendermi per gli altri. Se non posso farlo in un partito politico, così come ho fatto in tutti questi anni, lo farò nel volontariato o nell’associazionismo.
La scelta del segretario provinciale, Pinuccio Lavima, era stata così motivata dallo stesso: “Appare non pienamente perseguito, per colpe non addebitabili a chi riveste responsabilità nel partito, l’obiettivo di riorganizzare l’Udc, allargare la classe dirigente e aprire alla partecipazione di cittadini, giovani e donne. Tale indirizzo è prioritario rispetto ad altre tematiche, compresa l’interlocuzione con il sindaco Nicosia che, impropriamente, ha caratterizzato l’attività politica dell’Udc”.
[Fonte: La Sicilia]