A conclusione di accertamenti eseguiti nei giorni scorsi all’interno del mercato ittico di Pozzallo e finalizzati al contrasto della pesca/vendita ambulante illecita di prodotti ittici, i Carabinieri della locale Motovedetta d’altura hanno elevato una pesante sanzione amministrativa di € 4.000 a carico di un 42enne operaio pozzallese. Sottoposto a controllo, è stato sorpreso a vendere 21 kilogrammi di prodotto ittico del tipo bivalvi lamellibranchi della specie “donax trunculus” (comunemente dette telline) nonostante fosse sprovvisto della prevista licenza e, cosa ancor più grave, il pescato fosse privo della necessaria certificazione sanitaria attestante, tra l’altro, la tracciabilità della relativa filiera. Il prodotto ittico è stato, quindi, posto sotto sequestro per la successiva confisca e distruzione.
Nella tarda nottata di ieri, invece, gli stessi Carabinieri della Motovedetta “di Bonaventura” sono intervenuti all’interno del porto di Pozzallo ove hanno sorpreso 2 pregiudicati catanesi che erano intenti a praticare, in maniera illecita, pesca sportiva in area portuale interdetta. Bloccati in compagnia di altri due cittadini catanesi che gli stavano garantendo il necessario supporto logistico, sono stati trovati in possesso di 1300 ricci di mare, ossia di un quantitativo ben superiore al massimo consentito dalla vigente normativa di settore.
I ricci, al momento dell’arrivo dei Carabinieri, erano già stati riposti all’interno del bagagliaio della loto utilitaria. I militari, quindi, hanno provveduto sia a rigettare in mare i ricci sia a sottoporre a sequestro tutta l’attrezzatura utilizzata dai pescatori di frodo che, in ragione del loro comportamento delittuoso, oltre ad essere denunciati in sede penale, sono stati anche sanzionati in via amministrativa per infrazioni al Codice della navigazione per un importo di 8.000 euro.
Nei loro confronti è stata avanzata una articolata proposta di foglio di via obbligatorio dal Comune di Pozzallo.